Genova, i lavoratori di sale scommesse e bingo: "Fateci uscire dall'incertezza"

di Marco Innocenti

Presidio davanti alla prefettura per chiedere al governo una data certa per la riaperture: "Possiamo farlo e in sicurezza"

"Al governo chiediamo una data che ci possa far uscire dall'incertezza, chiediamo chiarezza sapendo di poter riaprire le nostre sale in sicurezza". Mirko Cuccurese, cassiere di una sala Bingo genovese, spiega così le motivazioni della manifestazione che a Genova, come nel resto d'Italia, ha portato in piazza i lavoratori del gioco legale.

Si tratta di circa 250 persone solo a Genova, il doppio in tutta la Liguria, che da ottobre sono ferme. "Siamo qui per portare le nostre istanze al Prefetto - sottolinea Silvia Avanzino, segretario Fisascat Cisl Liguria - per chiedere un confronto serio con il governo che permetta di far ripartire in sicurezza questo settore che sta vivendo una chiusura prolungata".

Un comparto che va soprattutto a colpire, ancora una volta, il lavoro femminile. "Si tratta di attività dove la presenza femminile è piuttosto alta - sottolinea Samantha Merlo, segretaria Uiltucs Liguria - e sappiamo che la pandemia sta smontando proprio il lavoro delle donne". Una delle preoccupazioni riguarda anche il rischio che questo vuoto possa portare a una forte ripresa del gioco illegale. "La nostra paura è proprio quella - conclude Maurizio Fiore, della Segretaria Filcams Cgil - perché dove il gioco non è legalizzato potrebbero esserci aree grigie che potrebbero nascondere situazioni illegali".