Genova, i frati della Madonna del Monte a Telenord: "Vi spieghiamo perché dopo 578 anni lasciamo il santuario"

di Federico Amodeo

Ma la chiesa non chiuderà: un frate proveniente da Voltri celebrerà messa alla domenica e le suore francescane terranno aperto 4 giorni la settimana

E' la crisi della vocazione la causa numero uno che porterà l'ordine dei frati francescani ad abbandonare, dopo 578 anni, il santuario della Madonna del Monte, lo storico monastero che domina la città dalle alture di San Fruttuoso. A dirlo sono loro, i frati: nella serata di domenica 18 settembre lo hanno voluto comunicare ufficialmente a una comunità incredula e affranta: "Non siamo più in grado di costituire una fraternità, a partire già da questo mese di settembre - ammette fra Maurizio di fronte ai fedeli, accorsi in gran numero intorno alle 21 al monastero - Per ogni 20 frati che, a causa dell'età avanza, ci lasciano, a rimpiazzarli ne arriva uno solo. Capite bene che così non è possibile andare avanti".  

Domenica prossima, 25 settembre, festa della Madonna del Monte del Monte sarà l'occasione del commiato ufficiale, cui presenzierà  il vescovo di Massa Carrara Mario Vaccari. Ci sarà la processione accompagnata dalla Banda Filarmonica di San Fruttuoso e la benedizione della città.

"E' stata una decisione faticosa e molto sofferta - prosegue frate Maurizio - ma il santuario non chiuderà: un frate proveniente da Voltri continuerà a presiedere la celebrazione eucaristica domenicale delle ore 11 e nelle solennità. Non ci saranno più celebrazioni nei giorni feriali, ma le suore francescane del Monte terranno aperto il santuario in alcuni giorni della settimana, il weekend e due giorni infrasettimanali. Non viene quindi meno il servizio spirituale, benché piuttosto ridotto. Ciò che effettivamente si interrompe, dopo 578 anni, è la nostra vita di fraternità presso il santuario del Monte". "Siamo coscienti di quanto il Monte abbia significato per tante persone e famiglie - conclude fra Maurizio - ed è una cosa che ci tocca nel profondo".

Lo sgomento nei fedeli è limpido nello sguardo di chi si sente di aver perso una seconda casa e negli appelli di chi promette di fare una colletta a favore dei frati. Come Daniela Gianni, che su diversi gruppi Facebook di San Fruttuoso ha proposto di aprire un contocorrente sul quale tutti i genovesi possano versare il proprio contributo.