Genova: Giuliano Amato e la 'macchina' della Corte Costituzionale, conferenza all'Ordine Avvocati venerdì 7 febbraio
di Stefano Rissetto
Più volte presidente del Consiglio e ministro, una carriera universitaria ad altissimo livello, ha guidato la Consulta alla fine del mandato novennale

Ci sarà anche Giuliano Amato, professore universitario emerito di diritto costituzionale, presidente emerito della Corte Costituzionale di cui ha fatto parte dal 2013 al 2022 e più volte presidente del Consiglio e ministro, a presentare il libro “Storie di diritti e di democrazia. La Corte costituzionale nella società”, di cui è coautore insieme con Donatella Stasio. Appuntamento venerdì 7 febbraio alle 15, nell’aula magna di Formazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova.
La conferenza di Amato sarà occasione per riflettere sull'evoluzione del ruolo della Corte Costituzionale, entrata in funzione nel 1958, e sulla sua crescente presenza tra i cittadini, e su temi come democrazia e i diritti. Amato e Donatella Stasio, già portavoce della Corte dal 2017 al 2022, hanno scritto un libro che si propone di rendere la Corte più accessibile ai cittadini e più comprensibile nel suo ruolo fondamentale di custode dei diritti costituzionali.
Gli interventi – La presentazione del libro a Genova vedrà la partecipazione anche di altri esperti, come Luigi Cocchi, presidente uscente dell'Ordine degli avvocati, Elisabetta Vidali presidente della Corte d'Appello di Genova, Enzo Roppo, avvocato e professore emerito di diritto civile all'Università di Genova, il magistrato Marcello Basilico, consigliere del Csm, Gerolamo Taccogna, avvocato e professore associato di diritto amministrativo. Il dibattito si concentrerà sulla funzione educativa della Corte e sul suo ruolo nel rafforzare la consapevolezza dei diritti e dei principi fondamentali della Costituzione italiana.
Il valore di conoscere la Corte – "Conoscere la Corte Costituzionale significa avvicinarsi alla democrazia", spiegano gli autori. Il libro esplora l'importanza di un accesso consapevole alle decisioni della Corte, che incidono direttamente sulla società, la politica e le istituzioni. La Corte, infatti, non è solo un organo giuridico: è una vera e propria voce della Costituzione e, per questo, la sua conoscenza deve essere diffusa tra i cittadini, in particolare tra le nuove generazioni.
Un “viaggio” tra i giovani e le carceri – A un certo punto della sua storia, la Corte Costituzionale ha deciso di “cambiare passo”. Ha intrapreso un percorso che l’ha portata a incontrare i giovani, a visitare le carceri e ad essere presente nelle piazze. Questo impegno ha rappresentato un tentativo di rendere la Corte non solo una realtà distante, ma una presenza viva e partecipe nella formazione di una “mentalità costituzionale” tra i cittadini.
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