Genova, Fondazione Ansaldo presenta il docufilm su Emilia Belviso, partigiana antifascista

di Sagal

2 min, 30 sec

Il racconto su una partigiana dimenticata, tra archivi e memoria collettiva

Genova, Fondazione Ansaldo presenta il docufilm su Emilia Belviso, partigiana antifascista

In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione, la Fondazione Ansaldo presenta un docufilm sulla vita di Emilia Belviso, partigiana antifascista attiva in tre Paesi e protagonista di una vicenda poco conosciuta della storia europea del Novecento.

La proiezione – Giovedì 24 aprile, alle ore 17.30, presso la sede della Fondazione Ansaldo a Genova, andrà in scena la proiezione del docufilm Berrettina Spekerin. Una combattente comunista per la libertà. L’opera ripercorre la vita di Emilia Belviso (1898-1985), militante comunista e partigiana attiva in Italia, Francia e Spagna, dove fu anche volontaria nella Guerra Civile con il nome di battaglia “Berrettina Spekerin”. L’evento, parte del programma del Teatro Nazionale di Genova per l’80° della Liberazione, è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

La militanza politica – Il documentario, prodotto dalla Fondazione Diesse e curato da Alessandro Lombardo, autore dei testi, si sviluppa in due sezioni. Nella prima parte la voce narrante di Milena Lanzetta guida lo spettatore attraverso una rielaborazione biografica della vita di Belviso. Dopo la fuga in Francia a causa della persecuzione politica da parte della polizia fascista italiana (Ovra), Emilia aderisce alle Brigate Internazionali in Spagna, dove lavora come radio trasmettitrice per Radio Barcellona. Nel 1938 viene ferita in un bombardamento e si rifugia in Francia.

La lotta antifascista – Durante la Seconda guerra mondiale, Belviso prende parte attiva alla Resistenza nella regione delle Alpi, collaborando con il Comitato Italiano di Liberazione Nazionale (CILN) a Nizza. Si impegna anche nell’UDI – Unione Donne Italiane – coordinando iniziative legate all’organizzazione femminile della Resistenza. Dopo la guerra, torna in Italia e lavora per trent’anni nella segreteria della Federazione del PCI di Genova.

Le testimonianze dirette – La seconda parte del film propone interviste ad alcune figure che hanno condiviso il percorso politico e umano di Emilia: Mario Margini, Maria Grazia Danieli e Silvano Bozzo. Attraverso i loro ricordi si delinea il profilo di una donna riservata ma risoluta, descritta come “appassionata e generosa”, sempre orientata verso il bene collettivo.

I materiali d’archivio – Il lavoro si avvale di documenti fotografici e cartacei provenienti dagli archivi di Fondazione Diesse e Fondazione Ansaldo. Importante anche il contributo delle ricerche di Francesco Ferrari, che ha curato la digitalizzazione del materiale, e di Ludovica Schiaroli, autrice delle interviste.

Un produzione corale – Il docufilm nasce da un’idea condivisa da Ubaldo Benvenuti, Luca Borzani, Alessandro Lombardo e Mario Margini, con la regia di Ugo Roffi e il coordinamento organizzativo di Mario Tullo. L’intento del progetto è offrire uno spaccato di storia al femminile, spesso relegata ai margini del racconto pubblico sulla Resistenza, ma fondamentale per comprendere la portata e la complessità del movimento antifascista in Europa.

Informazioni per partecipare – La proiezione si terrà nella seicentesca Villa Cattaneo dell’Olmo, sede della Fondazione Ansaldo, in Corso Perrone 118. L’ingresso è gratuito, ma è necessario prenotarsi scrivendo a eventi@fondazioneansaldo.it.

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