Genova, Ex llva, Piciocchi: “Futuro da garantire, anche con un nuovo forno elettrico”, Salis: "Aprire tavolo con governo e capire progetto Baku Steel"
di CN
Piciocchi: "Il Comune deve esercitare pressione sul governo", Salis: "Serve confronto con il governo, con le istituzioni locali, con i lavoratori"
La crisi di Taranto preoccupa anche Genova. I due candidati principali alle comunali del prossimo 25-26 maggio Pietro Piciocchi, vicesindaco e candidato del centrodestra e Silvia Salis, candidata del centrosinistra commentano il caso. Piciocchi sottolinea la necessità di tutelare l’industria dell’acciaio come asset strategico nazionale e rilancia il dibattito sull’elettrificazione della produzione, chiedendo risposte chiare al governo e impegni concreti sui posti di lavoro. Salis fa leva sul capire quale sia il tipo di investimento e il tipo di progetto che c'è su Genova
Preoccupazione – “È una situazione che ci preoccupa moltissimo – ha detto Piciocchi – ma arriva in un momento in cui si sta cercando una svolta decisiva per ridare futuro all’azienda e allo stabilimento di Genova”.
Ruolo del governo – Il vicesindaco riconosce l’impegno dell’esecutivo: “Mi sembra che il governo sia molto attivo, anche con Baku Steel, e che i commissari si siano subito mossi per riattivare la produzione dell’altoforno a Taranto, per evitare ripercussioni sul lavoro a Genova”.
Impegno del Comune – Piciocchi promette un ruolo attivo in caso di elezione: “Il Comune deve esercitare pressione sul governo. Servono risposte chiare: l’insediamento deve restare, essere modernizzato e sostenere l’occupazione”.
Forno elettrico – “Se i sindacati chiedono un forno elettrico a Genova, è giusto parlarne. La produzione va mantenuta, ma nel rispetto dei cittadini, in particolare di Cornigliano”. Piciocchi ricorda l’ascolto del territorio nella giunta itinerante del 30 dicembre e sottolinea: “Tecnologie moderne consentono di coniugare produzione industriale, tutela ambientale e salute pubblica”.
Equilibrio –“Il Comune deve garantire l’equilibrio tra identità produttiva della città e riqualificazione del territorio”, conclude.
Controparte - Anche Silvia Salis oggi ha risposto sul tema dell'ex Ilva : "Il futuro della siderurgia è un tema nazionale di forte impatto che ovviamente ha la sua ricaduta su Genova. Io credo che da sindaca l'importante sarà aprire un tavolo con il governo, con le istituzioni locali, con i lavoratori per capire anche alla luce di quello che sarà il piano industriale di Baku Steel, quali sono i tipi di investimento che vogliono fare sul nostro territorio. Credo che questa sia l'urgenza che hanno tutti in questo momento, capire quale sia il tipo di investimento e il tipo di progetto che c'è su Genova".
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