Genova, dopo 30 anni un tedesco vince il Premio Paganini: è Simon Zhu

di Lorenzo Aluigi

Nel 1993 trionfò Isabelle Faust, ora si aggiudica il concorso internazionale di violino il musicista di origine orientale

Trent'anni dopo la vittoria di Isabelle Faust, la Germania aggiunge un proprio violinista all'albo d'oro del 'Premio Paganini', il concorso internazionale di violino organizzato a Genova in memoria di Niccolò Paganini, la 57ma edizione ha visto trionfare Simon Zhu, tedesco di origine orientale. In una sala gremita il Teatro Carlo Felice ha ospitato la finalissima.

I tre candidati ammessi all'ultima prova con l'orchestra diretta da Michele Gamba, hanno eseguito in un tour de force impressionante due concerti ciascuni: uno di Paganini e l'altro di Cajkovskij o Brahms. Al termine la giuria presieduta da Salvatore Accardo (Premio Paganini 1958) e formata da Ilya Grubert (Premio Paganini 1977), Michael Guttman, Regis Pasquier, Christopher Reuning, Maxim Vengerov e Reiko Watanabe, ha emesso la 'sentenza'.


Primo premio, dunque, a Simon Zhu, ventiduenne che dopo aver eseguito il concerto di Brahms, ha entusiasmato il pubblico con una trascinante esecuzione del n.1 di Paganini. Seconda si è classificata Jingzhi Zhang, cinese di 22 anni: se in Paganini ha esibito una tecnica irreprensibile in una lettura tuttavia un po' asettica, il suo Cajkovskij è risultato di intenso spessore interpretativo. Terzo infine l'altro ventiduenne cinese, Qingzhu Weng.


Zhu ha ottenuto anche il premio speciale messo a disposizione dalla Fondazione Pallavicino per la migliore esecuzione del concerto paganiniano: oltre al compenso di 30mila euro, come vincitore avrà il privilegio di poter suonare il Cannone, il mitico Guarneri del Gesù appartenuto a Paganini e sarà invitato da numerose istituzioni culturali del mondo per esibirsi. Alla premiazione hanno partecipato tra gli altri il sindaco Marco Bucci, il sovrintendente Claudio Orazi, il presidente del premio Giovanni Panebianco e il direttore artistico del premio Nazzareno Carusi.