Genova, dal 1 luglio al Galliera riapre il punto nascita

di Redazione

Una nuova sala parto e locali rinnovati: riprendono i parti in sicurezza, già una ventina di donne a fine gravidanza. La benedizione del cardinale Bagnasco

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Dal primo luglio, il punto nascita del Galliera riprenderà la sua attività dopo essere stato trasferito, in piena fase emergenziale legata al Covd-19, presso l’Istituto Gaslini. Le aree che ospiteranno ostetricia e neonatologia (Pad. A terzo piano) sono state rinnovate al fine di garantire la sicurezza delle pazienti e degli operatori, secondo le linee guida igienico-sanitarie relative all'emergenza Covid-19.

Per l' E.O. Ospedali Galliera si tratta di una fase particolare di ritorno alla vita, una vera e propria “RI-NASCITA”. Questo pomeriggio, S.E.R. Cardinale Angelo Bagnasco ha dato la sua benedizione ai locali del reparto e ha poi celebrato la SS Messa di saluto per i dipendenti dell'ospedale. "Questa RI-NASCITA è un esempio di come sia importante lavorare assieme, soprattutto quando c’è di mezzo la vita nascente - sottolinea il Cardinale -. Quando si tratta della vita, del suo momento germinale e poi del suo venire alla luce non possiamo che ringraziare ed essere sommersi dalla meraviglia e questa meraviglia, questo miracolo sono i genitori, i collaboratori intelligenti e generosi dell’opera di Dio, creatore della vita".

"La pandemia COVID ha rappresentato una prova straordinaria per tutti e il percorso nascita non ha fatto eccezione", dice il dott. Massimo Mazzella, direttore S.C. Neonatologia. "Abbiamo tuttavia dimostrato che i modelli di integrazione sono possibili laddove esista la giusta determinazione e volontà. Nel corso della fase di emergenza il Dipartimento Materno Infantile del Galliera ha deciso di dare priorità al sistema e alle necessità emergenti, mettendo a disposizione le proprie competenze. I suoi operatori medici, ostetriche e infermiere hanno operato in tutti gli ospedali cittadini contribuendo a mettere in sicurezza l’intero percorso".

Quello del Galliera continuerà ad essere un modello di assistenza basato sul confronto tra operatori, sulla demedicalizzazione responsabile, sulla umanizzazione delle cure, sulla relazione, sul coinvolgimento attivo delle mamme, sull’applicazione delle buone pratiche, sulla promozione e protezione dell’allattamento, sulla sperimentazione di modelli innovativi dall’osteopatia alle tecniche di parto dolce, al counseling per mamme e operatori.

"Un grande sforzo organizzativo - aggiunge Franco Gorlero direttore S.C. Ginecologia e ostetricia, del Dip. interaziendale ostetrico neonatologico Galliera/Gaslini - è stato fatto per rendere tutto questo compatibile con le necessità di cautela e sicurezza, ancora attuali, che la pandemia COVID impone. Ne usciamo certamente diversi, forse più ricchi. E’ ora di tornare a casa".