Genova, da gennaio il Comune adegua la retta di accesso ai servizi residenziali e semi-residenziali per minorenni e genitore-bambino accreditati
di Redazione
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali e Famiglia Lorenza Rosso, ha approvato la revisione del sistema dei servizi residenziali e semi-residenziali
Nel 2024 aumenta l’impegno del Comune per l’accoglienza di minori e genitori con figli piccoli: avviato anche un tavolo permanente di co-programmazione con il Terzo Settore
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali e Famiglia Lorenza Rosso, ha approvato la revisione del sistema dei servizi residenziali e semi-residenziali per minorenni e genitore-bambino, accreditati e contrattualizzati con il Comune di Genova.
È previsto, dal gennaio 2024, l’adeguamento delle rette delle strutture convenzionate con l’Ente per l’accoglienza di minori e genitore-bambino in difficoltà, le cui esigenze saranno soddisfatte ancora meglio dagli Enti gestori di questi servizi.
«Si tratta di un provvedimento condiviso con il Forum del Terzo Settore genovese, a seguito di un confronto con l’Amministrazione da cui è emersa la necessità di adeguare le tariffe e aggiornare alcuni modelli di servizio – dichiara l’assessore comunale ai Servizi sociali e Famiglia Lorenza Rosso – con modalità volte a rafforzare il legame con gli Enti gestori dei servizi di accoglienza residenziale e semi-residenziale per minorenni e genitore-bambino accreditati dal Comune».
Infatti, contestualmente all’adeguamento delle rette, sarà avviato un tavolo permanente di co-programmazione tra Comune ed Enti del Terzo Settore per l’analisi dei bisogni finalizzata anche alla revisione dei modelli di servizio e per affrontare tematiche sulle quali le parti possano farsi parte diligente con le Istituzioni competenti.
Inoltre, sempre nel 2024 sarà avviata progressivamente la revisione dei modelli di servizio che richiedano un aggiornamento, per meglio rispondere alle rinnovate esigenze dei minorenni e delle loro famiglie, a partire dalle Comunità genitore/bambino, e successivamente i Centri Diurni (CEDis), le Case Famiglia e gli Alloggi per le autonomie.
«Due misure che vanno nella direzione, da noi intrapresa convintamente in questi anni, di un’interlocuzione sempre più costante e proficua con il mondo del Terzo Settore, così importante per la messa a terra degli interventi di sostegno a favore delle persone e delle famiglie, specialmente quelle a maggiore rischio di marginalità sociale ed economica, e quindi della stessa Amministrazione – aggiunge l’assessore Rosso – Ovviamente, l’istituendo tavolo permanente con il Terzo Settore e la revisione dei modelli di servizio saranno coerenti con le più recenti normative: il Piano Nazionale degli Interventi e dei servizi sociali 2021-2023 e il Piano Sociale Integrato Regionale per il periodo 2023-2025».
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