Genova, consulenze per 200mila euro: assolto professore dell'università

di Redazione

1 min, 19 sec

Il professor Raffaele Bolla forniva consulenza a privati. La Corte dei Conti ha però respinto la richiesta danno erariale

Genova, consulenze per 200mila euro: assolto professore dell'università

La Corte dei Conti della Liguria assolve un professore dell'Università di Genova che era stato segnalato dalla Guardia di Finanza "per danno erariale" di circa 200mila euro nei confronti dell'Ateneo. L'oggetto della contestazione era nei confronti del professor Raffaele Bolla, ingegnere delle telecomunicazioni, "per lo svolgimento di attività extra istituzionale retribuita, posta in essere quando era professore universitario a tempo pieno tra il 2013 e il 2020, in favore di diverse società pubbliche e consorzi di enti pubblici senza la preventiva autorizzazione prevista dalla legge, con il conseguente complessivo guadagno della somma contestata, mai riversata nelle casse dell'Università".

La Corte dei Conti con sentenza ha bocciato la richiesta della Procura, stabilendo la prescrizione dell'azione erariale limitatamente ai compensi percepiti sino al 31 dicembre 2016, rigettando inoltre la domanda relativamente ai compensi percepiti dal 2017.

"Il Miur, con la nota di chiarimenti interpretativi della Legge Gelmini sulle incompatibilità dei "tempopienisti", pur consapevole dell'esistenza di orientamenti opposti della giurisprudenza contabile, ha voluto espressamente affermare la liceità delle consulenze realizzate in favore di privati - spiega la Corte dei Conti - La condotta del professor Bolla sembra essere non meritevole di censura, né sotto il profilo oggettivo né sotto quello soggettivo, in considerazione dell'incertezza normativa presente. La legittimità della condotta tenuta trova conferma nella deliberazione di archiviazione del 2022 del procedimento disciplinare instaurato dall'Università dopo il rapporto della Guardia di Finanza all'origine del processo. Tale interpretazione è la stessa seguita dall'Università di Genova che ha ritenuto «sempre compatibile lo svolgimento di consulenze giudiziarie, d'ufficio o di parte», assoggettandole solo all'obbligo di comunicazione".