Genova, Commissariato Centro ancora senza sede adeguata: SIAP lancia l’allarme su ritardi e inefficienze
di steris
Traverso: "Questione di dignità professionale per gli operatori della Polizia di Stato, ma anche di sicurezza urbana per una zona delicata"

A distanza di dieci anni dalle prime richieste ufficiali, il Commissariato Centro della Polizia di Stato di Genova è ancora ospitato in un appartamento in affitto in Piazza Matteotti, nel cuore del centro storico. Spazi ritenuti inadeguati sia dal punto di vista operativo che sotto il profilo della sicurezza, sia per gli agenti che per i cittadini. A denunciarlo è il SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), attraverso il segretario generale genovese e componente della segreteria nazionale, Roberto Traverso.
Il sindacato ripercorre una vicenda lunga e complessa, che affonda le radici nel 2015, quando fu avviata una raccolta firme per spingere al trasferimento del Commissariato nell’ex Scuola Garaventa, edificio comunale in via San Giorgio. Una proposta sostenuta anche da oltre mille cittadini e inizialmente appoggiata dal Comune, ma successivamente bocciata dal Ministero dell’Interno. Parallelamente, anche l’alternativa dell’ex palazzo INPS di via Ortiz è decaduta per problemi legati alla cartolarizzazione immobiliare. Oggi quell’edificio ospita l’Ufficio Immigrazione, la cui permanenza è comunque temporanea.
Nel 2017 arriva quella che sembrava la svolta definitiva: il progetto per il trasferimento del Commissariato nella storica Caserma Rosolino Pilo di Carignano. Un investimento da 6,5 milioni di euro, finanziato dal Ministero dell’Economia e curato dall’Agenzia del Demanio, con standard elevati in termini di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. Il cronoprogramma ufficiale, siglato in Prefettura nel 2019, fissava l’apertura operativa al 2022. Ma a oggi, giugno 2025, la struttura non è ancora disponibile.
Secondo una nota inviata dalla Questura al SIAP lo scorso 29 maggio, l’immobile non è stato ancora collaudato e la data del collaudo resta indefinita, anche a causa di modifiche logistiche richieste dagli enti assegnatari, tra cui DIA e Prefettura. Nessuna certezza, dunque, neppure su quando il Commissariato potrà essere effettivamente operativo. Una situazione aggravata, secondo il sindacato, dal rallentamento dei procedimenti amministrativi legati a un’inchiesta giudiziaria aperta nell’ottobre 2024, che ha coinvolto la gestione contabile della Questura e bloccato vari appalti, incluso quello legato alla caserma Pilo.
"Non si tratta solo di una battaglia sindacale", dichiara Traverso. "È una questione di dignità professionale per gli operatori della Polizia di Stato, ma anche di sicurezza urbana per una zona delicata come il centro storico genovese. Non è accettabile che nel 2025 si lavori ancora in un appartamento inadeguato, con evidenti criticità logistiche".
Il SIAP chiede ora al Questore e al Prefetto tre impegni precisi: la calendarizzazione immediata del collaudo della caserma, la pubblicazione di un cronoprogramma certo per l’apertura e la piena trasparenza sulla gestione dei fondi pubblici. "Genova – conclude – ha bisogno di un apparato di sicurezza efficiente e all’altezza. È tempo che promesse e progetti si traducano in risultati concreti".
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