Genova, centrosinistra in stallo: non c'è il candidato, i 5 Stelle chiedono riunione urgente. Rinviato incontro con i possibili candidati
di Matteo Cantile
La coalizione progressista non riesce a trovare un nome condiviso, rischio frammentazione al primo turno delle amministrative sempre più alto

Le trattative nel centrosinistra per individuare un candidato comune alle amministrative di Genova sembrano arrivate a un punto di non ritorno: mentre il Partito Democratico non trova una sintesi sui tre candidati sul tavolo (Romeo, Sanna e Terrile) gli alleati chiedono con urgenza ai Dem di riferire le loro intenzioni. Proprio a causa di queste fibrillazioni il comitato dei dieci saggi incaricati dal Pd di selezionare il candidato ha deciso di rinviare l'incontro, originariamente pianificato per questo pomeriggio, con i tre pretendenti.
Movimento 5 Stelle - Dai pentastellati è arrivato un vero e proprio ultimatum: "Considerato lo stallo nelle trattative, chiediamo un incontro urgente". è l'avviso inviato al Pd dalla delegazione del Movimento composta da Stefano Giordano, Michele Colnaghi e Fabio Ceraudo. La sensazione è che il partito di Giuseppe Conte sia sul punto di sfilarsi definitivamente dalla coalizione e correre da solo, almeno al primo turno. Resta ancora da capire se resisterà l'ipotesi di candidare Tiziana Beghin (che è la personalità i pentastellati hanno suggerito alla coalizione come possibile candidato unitario) o se, come pare dagli ultimi rumor che sono circolati, possa esserci un avvicinamento all'area civica che fa capo all'avvocato Filippo Biolé e al gruppo di Andrea Acquarone.
Linea Condivisa - Anche Linea Condivisa ha rotto gli indugi e spedito una nota che chiede di azzerare le candidature emerse finora: la presidente Rossella d’Acqui, il consigliere regionale Gianni Pastorino e il consigliere comunale Filippo Bruzzone chiedono al Partito Democratico di convocare una riunione urgente che però non vuole avere il sapore di un aut aut: “Non c’è dubbio che la situazione sia complessa e difficile e che probabilmente siano stati commessi errori che si potevano evitare - scrive il partito di sinistra - tuttavia, crediamo che lanciare ultimatum sia altrettanto sbagliato”. La volontà di Linea Condivisa, quindi, sembra più quella di ricucire che di rompere ma l'attesa di una soluzione non può durare all'infinito.
A questo punto la palla torna nelle mani del segretario D'Angelo e dei saggi del Pd: ci sarà sicuramente una nuova riunione di coalizione in tempi molto stretti e da qui si vedrà quale strada riuscirà a prendere la coalizione. Se in politica ci fossero i bookmaker l'ipotesi di vedere i progressisti tutti assieme alle amministrative di primavera sarebbe pagata benissimo.
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