Genova celebra i 100 anni di Lisetta Carmi: una mostra al Palazzo Ducale per riscoprire l’artista genovese

di Emilie Lara Mougenot

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In occasione del centenario dalla nascita di Lisetta Carmi, Palazzo Ducale ospita una grande esposizione con opere inedite e celebri della fotografa

A cento anni dalla nascita di Lisetta Carmi, Genova omaggia la sua fotografa più celebre con una mostra al Palazzo Ducale. L’esposizione presenta un viaggio nella sua carriera attraverso immagini iconiche e inedite, esplorando il suo profondo legame con la città natale e il mondo.

Fotografia e impegno – La carriera di Lisetta Carmi inizia negli anni Sessanta a Genova, come fotografa di scena al Teatro Stabile. Da lì, i suoi scatti sono diventati strumenti per raccontare le condizioni umane e sociali, attraverso reportage realizzati in Venezuela, India e Afghanistan. L’esposizione evidenzia anche il suo uso del colore per dare forza alle sue immagini.

Genova protagonista – La città emerge in molti scatti celebri come quelli del porto e dell’Italsider. Tra le immagini in mostra, anche fotografie inedite di vita cittadina, inclusi lavori sull’Anagrafe e sul mondo culturale e sociale genovese.

I travestiti e Staglieno – Tra le opere più note, spicca la serie “I travestiti” degli anni Sessanta, pubblicata nel 1972 e diventata un’icona della fotografia sociale. In mostra, viene affiancata da scatti a colori riscoperti di recente, insieme all’inedita versione a colori di “Erotismo e autoritarismo a Staglieno”, in cui il cimitero genovese diventa simbolo di contraddizioni borghesi.

Riconoscimenti e riscoperta – La mostra arriva dopo importanti esposizioni a Torino, Firenze e Londra, confermando il ruolo centrale di Carmi nella storia della fotografia del dopoguerra. “Con questa mostra, proseguiamo il nostro percorso di narrazione del Novecento”, afferma Giuseppe Costa, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

Un allestimento innovativo – Il design della mostra, curato dallo studio Drama Y Comedias, invita i visitatori a riflettere sul concetto di muro come spazio di divisione e connessione sociale, offrendo un percorso che va oltre la semplice esposizione fotografica