Genova, balletto: applausi per lo Schiaccianoci al Carlo Felice

di Simone Galdi

1 min, 10 sec

L'opera di Cajkovskij riscuote successo in un teatro gremito

Genova, balletto: applausi per lo Schiaccianoci al Carlo Felice

Applausi calorosi ieri sera al Carlo Felice di Genova gremito per "Lo schiaccianoci" di Cajkovskij, uno dei balletti in assoluto più popolari dell'intero repertorio coreutico. A proporlo è stato l'Armenian National Ballet con la coreografia di Georgy Kovtun ispirata a quella originale di Marius Petipa.

L'opera - "Lo schiaccianoci" è una "fiaba musicale" ispirata a un racconto di Hoffmann che Cajkovskij ha rivestito con una fra le più straordinarie partiture del suo repertorio: basta pensare al tema del valzer dei fiori, o alla variazione della fata confetto nella quale il suono argentino e delicato è prodotto da uno strumento nuovo per l'epoca, la celesta.

La rappresentazione - Lo spettacolo proposto al Carlo Felice (oggi sono previste ancora due recite, alle 15 e alle 20) è risultato nel complesso piacevole. Bella la scena di Vjaceslav Okunev che ha mantenuto lo sfarzo ottocentesco dell'ambientazione. E bravi alcuni solisti (in evidenza Elya Aslanyan, Marie e Mariam Garaiyan, la fata) per presenza e buona tecnica. Il corpo di ballo, molto giovane, si è mosso con freschezza denotando qualche ingenuità e un sincronismo non sempre inappuntabile.

L'esecuzione musicale - Sul podio dell'Orchestra del Carlo Felice Karen Durgaryan ha diretto con la preoccupazione consueta nelle esecuzioni ballettistiche di assecondare rigorosamente la compagnia: una lettura dunque a tratti alquanto rallentata e spesso un po' troppo "sonora", ma non priva di slanci lirici ben curati e apprezzabili. Bene, nel suo breve intervento, il coro di voci bianche diretto da Gino Tanasini.

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