Genova, "attenti il virus sta tornando", l'allerta da un rianimatore del San Martino

di Michele Varì

1 min, 51 sec

"La settimana scorsa due o tre casi sospetti, ora sei o sette, effetto Pasquetta?"

Genova, "attenti il virus sta tornando", l'allerta da un rianimatore del San Martino

"Non abbassiamo la guardia, il numero dei casi sospetti di pazienti con problemi respiratori è tornato a salire, la settima scorsa erano due o tre, e anche zero, da alcuni giorni si è tornati a sei o sette pazienti al giorno".

Il grido di allarme arriva da un medico rianimatore che lavora al policlinico San Martino preoccupato per la possibilità di una seconda ondata di contagi.

"Non siamo ancora in grado di dire se questa risalita si tramuterà in un aumento di casi di positivi, e speriamo di no, ma è indubbio che l'aumento c'è e guarda caso si verifica a quindici giorni dalle festività di Pasqua e Pasquetta quando probabilmente qualcuno si è lasciato andare a qualche concessione di troppo".

Il messaggio del medico arriva, non a caso, alla vigilia della riapertura di alcune attività previste dal decreto del premier Conte: "Non abbassiamo la guardia perchè il virus è più che mai presente fra noi. Oggi mi sono arrivati messaggi che non lasciano presagire niente di buono, amici che abitano in centro mi hanno raccontato di troppe persone in giro, di ciclisti senza mascherine che chiacchieravano pedalando in gruppo. Forse qualcuno si illude che l'emergenza è passata, purtoppo non è così".

Un equivoco che potrebbe essere indotto anche dalle notizie trapelate dal San Martino dove sono stati smantellati alcuni reparti Covid19: "Vero, ma queste notizie non significano che il rischio coronavirus è passato bensì che le rianimazioni ora respirano e che l'ospedale sta cercando di tornare a garantire i servizi che offriva prima dell'avvento del Covid-19 ai malati affetti da altre patologie. Non facciamo confusione".

Il medico poi entra in una delle polemiche più accese sui social e non solo: è giusto indossare la mascherina anche all'aperto? 

"Io la porto sempre perchè sono abituato a farlo sul lavoro e perchè credo sia saggio farlo, con questo è anche vero che il contagio all'aria aperta è molto difficile se si mantengono le distanze di protezione sociali, purtroppo, però, vedo ancora tante persone che non usano il buon senso, non mettono la mascherina e non stanno alle giuste distanze mettono a repentaglio la propria salute e quella degli altri".