Genova, ancora droga e telefoni lanciati dal cielo: sequestri davanti al carcere di Marassi

di Emilie Lara Mougenot

1 min, 23 sec

Oltre mezzo chilo di hashish e 80 grammi di cocaina recuperati dalla Penitenziaria: crescono le richieste di intervento

Genova, ancora droga e telefoni lanciati dal cielo: sequestri davanti al carcere di Marassi

Nuovo sequestro di sostanze stupefacenti e microcellulari davanti alla casa circondariale di Marassi, a Genova. I materiali, lanciati dall’esterno da ignoti, sono stati intercettati dal personale della Polizia penitenziaria poco dopo l’atterraggio nel perimetro interno dell’istituto.

Allarme crescente – Il fenomeno, segnalato da tempo, continua a ripetersi nonostante le denunce e gli appelli dei rappresentanti del personale penitenziario. Stavolta sono stati recuperati oltre 500 grammi di hashish, circa 80 grammi di cocaina e diversi telefoni cellulari di piccolissime dimensioni, lanciati da vie adiacenti alla struttura.

Richieste ignorate – Secondo i sindacati di categoria, da anni si segnalano analoghi episodi senza che siano stati adottati interventi strutturali risolutivi. “Aspettano forse che qualcuno lanci una pistola dentro al carcere o che succeda una tragedia prima di porre rimedio a queste incredibili falle?”, ha dichiarato il sindacato, evidenziando anche come l’attiguo centro commerciale agevoli le operazioni illecite.

Soluzioni proposte – Tra le misure sollecitate ci sono l’installazione di grate antintrusione, sentinelle fisse, un servizio mobile dedicato, sistemi anti-drone e un potenziamento della Sala Regia per il controllo del perimetro esterno. Si chiede inoltre una dotazione tecnologica adeguata per il personale, inclusi strumenti di difesa non letali come i flash ball e i bola wrap, già adottati in altri Paesi come la Francia e da alcune forze di polizia locali italiane.

Quadro più ampio – A livello nazionale, il sindacato chiede anche un intervento sulle politiche penitenziarie: espulsione dei detenuti stranieri con esecuzione della pena nei Paesi d’origine, riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per i soggetti con disturbi mentali e collocamento dei tossicodipendenti in strutture terapeutiche alternative.

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