Genova, quattro agenti aggrediti da un detenuto nel carcere di Pontedecimo

di Redazione

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Il sindacato UILPA denuncia l’inefficacia dei trasferimenti e chiede misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza

Genova, quattro agenti aggrediti da un detenuto nel carcere di Pontedecimo

Quattro agenti della Polizia penitenziaria sono rimasti feriti nel carcere di Genova Pontedecimo dopo un’aggressione da parte di un detenuto già noto per numerosi episodi critici. Il sindacato UILPA denuncia l’inadeguatezza delle misure adottate e sollecita l’intervento urgente del Governo.

Il trasferimento – L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 1° agosto all’interno della casa circondariale di Genova Pontedecimo. A compiere l’aggressione è stato un detenuto italiano, classe 2001, con fine pena previsto per giugno 2029. L’uomo, trasferito nel carcere genovese lo scorso giugno dal penitenziario di Biella per motivi di ordine e sicurezza, ha già all’attivo circa 300 eventi critici.

La dinamica – Secondo quanto riferito dalla UILPA Polizia Penitenziaria, il detenuto avrebbe aggredito “brutalmente” quattro agenti. Le circostanze esatte dell’episodio non sono state rese note nei dettagli, ma si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che colpisce il personale penitenziario. A seguito dell’attacco, l’uomo è stato trasferito il giorno successivo in un altro istituto dal Nucleo cittadino di Genova.

Criticità strutturali – Per il sindacato, il trasferimento del detenuto non risolve il problema. “Non basta, così si sposta solo il problema da un carcere all’altro”, ha dichiarato Fabio Pagani, segretario della UILPA Polizia Penitenziaria. Secondo Pagani, il fenomeno delle aggressioni gravi, che ammontano a oltre quattro al giorno, richiede misure sistemiche e non soluzioni tampone.

Le richieste – La UILPA chiede al Governo un decreto carceri che preveda interventi straordinari. Tra le misure richieste figurano: assunzioni urgenti di personale (attualmente mancano circa 18mila agenti), riduzione della densità detentiva, potenziamento di equipaggiamenti e infrastrutture, nonché una riforma complessiva del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

L'appello – “Lo sappiano il Capo del DAP, il Sottosegretario Ostellari, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Governo Meloni”, afferma Pagani. L’appello è a riconoscere la perdurante emergenza all’interno del sistema penitenziario e ad agire con urgenza per tutelare la sicurezza di chi vi lavora.

L'emergenza continua – Secondo la UILPA, l’attuale situazione delle carceri italiane è segnata da carenze strutturali, sovraffollamento e insufficienza di risorse. L’organizzazione sindacale sottolinea che senza un intervento coordinato e strutturale, gli episodi di violenza rischiano di diventare sempre più frequenti, aggravando ulteriormente la condizione del personale e la tenuta del sistema.

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