Genova, Abodi sullo stadio: "La città merita un impianto moderno a prescindere da Euro 2032"

di Redazione

Il ministro dello Sport a Orientamenti: "Ci vogliono progettualità e volontà, oltre alle risorse". E sulle scommesse: "Pronta la carta dei doveri per i calciatori"

"Noi siamo condannati a confrontarci anche con le cadute e quindi l'importante è come si affrontano i momenti difficili come questo: con lucidità, con la voglia di risolvere il problema, anche se probabilmente il problema non si risolve. Evidentemente è la dimostrazione che dobbiamo lavorare molto di più sulla formazione, sulla responsabilizzazione anche a un livello professionistico, c'è un margine di miglioramento". Lo ha dichiarato il ministro dello sport Andrea Abodi parlando del caso scommesse nel calcio durante la visita al Festival OrientaMenti a Genova.

 

"Se cade un professionista si rischia anche che interpreti male tutto il mondo che guarda al professionismo in termini quasi esemplari-ha spiegato Abodi-. E questa è la ragione per la quale stiamo definendo la carta dei doveri. Non è che con questo risolveremo, però è un altro contributo alla responsabilizzazione. Oltre a firmare il contratto classico del calciatore o del professionista sportivo, dove spesso sono molto più evidenti i diritti dei doveri, il professionista dovrà leggere questa carta dei doveri e sottoscriverla augurandoci che non intervengano altri fattori di fragilità sociale, perché è evidente che qui stiamo a livello di patologie vecchie e nuove che dobbiamo cercare di contrastare". "La ludopatia -ha concluso il ministro- è un tema che purtroppo coinvolge e travolge milioni di italiani e soprattutto tanti giovani e quindi è ancora più importante che quel livello del professionismo sappia raccogliere questa sfida e contrasti queste forme di dipendenza che sono certamente diseducative. Non ci preoccupano e non ci abbattiamo per le difficoltà, le affrontiamo con slancio, con determinazione, senza ipocrisie ma con il massimo della trasparenza e vogliamo anche che non ci siano omertà, cioè che escano fuori le cose perché le problematiche si affrontano con questo spirito".

 

Il ministro è intervenuto anche sul tema dello stadio di Genova: "La città merita un impianto moderno a prescindere da Euro 2032"