Genova, a Palazzo Tursi l'albero di Natale è di design

di Redazione

Ad abbellire il cortile del Comune c'è un moderno albero in acciaio inox, decorato con le palline realizzate dagli alunni della Giano Grillo

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Quest'anno il comune di Genova ha scelto un'approccio di design alle feste: l'albero di Natale di Palazzo Tursi, fatto da oltre 360 chili di accaio inox, è stato donato dall'associazione Generazione Abile, inaugurata nel pomeriggio del 14 dicembre. L’opera, posta su una struttura di legno, è patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Genova ed è stata realizzata con 360 chili di acciaio inox e griglie forate avvalendosi dell’assistenza e del supporto dell’Istituto Italiano della Saldatura. 

Ad occuparsi di addobbi e palline sono stati gli alunni della scuola elementare Giano Grillo, che hanno creato più di 120 decorazioni realizzate a mano con materiali di recupero; una "delegazione" delle classi è venuta personalmente ad appendere le propre creazioni all'albero. 

"Non abbiamo voluto rinunciare alla tradizione, consolidata ormai da tre anni, di ospitare un albero di Natale nell'atrio storico di Palazzo Tursi - dichiara l'assessore Paola Bordilli -. Gli anni scorsi, abbiamo rinnovato la tradizione genovese con il Cimello, l'addobbo dell'albero di Natale d'alloro con decorazioni locali, e quest'anno abbiamo scelto un'opera che ha trovato menzione su riviste nazionali per il suo valore. Come gli anni scorsi, seppur in modo contingentato, abbiamo voluto con forza, avere il coinvolgimento dei bambini, quest'anno della scuola elementare Giano Grillo. I bambini sono forse i più colpiti e segnati dalle limitazioni dell'attuale pandemia e spesso non hanno ottenuto quelle risposte che meritano in fatto di socialità e diritto al divertimento e alla condivisione di momenti educativi con i propri coetanei. Il Comune di Genova è attento ai bisogni di tutti i genovesi, anche di quelli più piccoli: a loro è dedicato l'albero di Palazzo Tursi in segno di speranza e fiducia nel futuro".  

L’installazione ad incastri di oggi, curata da quattro madri che, al termine del loro lavoro hanno ricevuto in dono un fiore dai loro figli. Si è trattato di una vera e propria performance artistica volta a riflettere sul tema della violenza contro le donne che concorrerà al Premio Arte Laguna, prestigioso concorso internazionale di Venezia. L’iniziativa ha anche lo scopo di sensibilizzare i piccoli alla cura e alla manutenzione del bene pubblico per una nuova cultura nella fruizione dello spazio urbano. «Generazione Abile nasce dal mio personale sguardo sulla società contemporanea - spiega Paola Gambale -. Può oggi l’arte definirsi fenomeno sociale, gesto collettivo? Oppure, accademicamente parlando, è ancora da definirsi unicamente espressione personale? La pandemia ha dato risposta definitiva agli ultimi, sempre più radi, dubbi. Quel “io ci sono e su di me puoi contare”, ovvero il monito delle associate che contro ogni difficoltà hanno deciso di esserci ad ogni costo anche in questa occasione, ha siglato definitivamente per me da presidente, l’inizio di un nuovo entusiasmante percorso".