Genoa, Perin: "Con l'Inter non partiamo battuti, Lukaku? Uno stimolo, non un incubo"
di Maria Grazia Barile
Il portiere ricorda il derby del luglio scorso: "Sembrava ci potessero spingere in B e invece no, niente 2011 al contrario"
È il terzo portiere del campionato per numero di clean sheet, la porta imbattuta sei volte, ed è anche leader e trascinatore del Genoa. A due giorni dalla partita con la capolista Inter al Meazza, Mattia Perin lancia la sfida: "Non partiamo battuti, Lukaku non è un incubo, è uno stimolo. In questi anni ho affrontato alcuni dei migliori attaccanti al mondo e sono pronto alla sfida".
Sulle ultime prestazioni del Genoa e sul suo rendimento, Perin divide i meriti coi compagni: "Le prestazioni del portiere sono proporzionate a quelle della squadra. Gran parte del merito va ai compagni. Io cerco di farmi trovare pronto nelle poche occasioni che mi fanno arrivare. Quando abbiamo preso gol con il Napoli e abbiamo perso l'imbattibilità della porta, eravamo un po' amareggiati, questo fa capire quanto ci teniamo a far bene".
Mercoledì ci sarà il derby, Perin confessa al Secolo XIX quello a cui è più legato: "Quello del luglio scorso, non ho dubbi. Si respirava la stessa aria che precedette il derby di Boselli, quello del 2011. Stavolta però eravamo noi a rischiare la retrocessione, ci giocavamo tutto. Sembrava ci potessero spingere in Serie B e invece no, niente 2011 al contrario. Siamo stati bravi a crederci e a prenderci quel derby".
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