Genoa, Nicola: "Risultato a parte, oggi mi sono divertito ed emozionato"
di Marco Innocenti
Sul giocare a porte chiuse: "Serve equilibrio per mantenere la veridicità"
"Io direi che oggi sono soprattutto molto emozionato dalla mia squadra - ha spiegato Nicola a fine gara - La reazione della nostra gente a fine gara mi ha reso particolarmente orgoglioso, come diceva Platone "Non si può aprire la testa se non si apre prima il cuore". Ho visto un'amarezza costruttiva nei miei oggi dopo il fischio finale. La Lazio ha avuto il merito di mettere subito la gara in discesa ma ci ha portati a capire che potevamo fare la partita. A parte il risultato, io mi sono emozionato e divertito in tutto. Dobbiamo mantenere questa consapevolezza che ci siamo. Si va avanti ma ci sono molti margini di miglioramento. Possiamo e vogliamo fare di più. Sono convinto che con questo atteggiamento possiamo fare grandi cose".
Quella che prima sembrava un'armata Brancaleone, oggi è sempre più squadra. "Non credo lo fosse prima - ha detto Nicola - ma si può ancora migliorare nella lettura di certe situazioni, nella capacità di muovere palla più velocemente, nell'attirare la pressione avversaria per poi attaccare in altre zone di campo. Poi anche tecnicamente ma per farlo non possiamo che staccare un giorno e poi riprendere al martedì con la stessa applicazione".
"Dell'arbitro? Non me ne frega niente - ha chiarito il tecnico rossoblu - perché sposterei l'attenzione non sulla voglia di migliorare mentre noi dobbiamo valutare solo quello che possiamo fare noi. Il resto, quello che non possiamo controllare, non mi interessa. Cosa potevamo fare meglio noi su queste situazioni? Intanto alzando ritmo e pressione mentale, portando più uomini dentro l'area. Tutto il resto non mi interessa davvero".
E sull'applauso della Nord: "Io credo che molto semplicemente ci sia un'immedesimazione in corso. Sta poi a noi far vedere al nostro popolo che viviamo per questo. Io per primo voglio fare il massimo per meritarmi l'espressione d'amore che i nostri tifosi ci stanno dando".
Sul campionato, intanto, incombe la crisi coronavirus, con il rischio di giocare a porte chiuse. "In Italia abbiamo gente capace e competente per risolvere una situazione che ha un impatto anche mediatico notevolissimo - spiega Nicola - Ci sono organi preposti. La cosa che a me interessa, per quel che riguarda il campionato, è che si trovi un equilibrio che mantenga la veridicità del torneo".
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