Genoa, ecco la nuova sede del settore giovanile: alla Badia di Sant'Andrea lavori completati entro la fine del 2026

di Filippo Serio

Inaugurazione entro la fine di settembre: la prima area, già operativa, si estende per 1893 mq, numero che coincide con l’anno di fondazione del club

Un nuovo quartier generale rossoblù dedicato interamente al settore giovanile del Genoa, sulla collina degli Erzelli.

Proseguono infatti i lavori alla Badia di Sant'Andrea, tra Cornigliano e Sestri Ponente, struttura di proprietà del Grifone che da edificio secolare risalente al 1100 diventerà - e in parte già lo è - una nuova struttura in grado di ospitare i ragazzi del vivaio rossoblù,

La mappa - Complessivamente, l'area si estende per 18mila mq, considerando anche le aree verdi e il parcheggio: comprende un edificio principale che si sviluppa su una superficie di 2954 mq, con una mensa di 370 mq. Del comprensorio fanno parte inoltre una chiesa sconsacrata e una torre per complessivi 570 mq.

L'area ristrutturata nel primo lotto, completato e operativo da agosto, è di 1893 mq, un numero che coincide non a caso con l’anno di fondazione del club. Gli spazi esterni sono composti da un parcheggio e strade pertinenziali per complessivi 1474 mq, con una dotazione di 70 posti auto.

Un secondo lotto invece verrà completato entro la fine del 2026: in questa fase dei lavori verrà completato il restauro della chiesa sconsacrata, verrà ampliata la zona mensa, verranno aggiunte altre stanze nella torre verrà restaurato il lato ovest della palazzina, verranno realizzati una palestra con centro riabilitativo e due campetti per la riatletizzazione. Negli spazi esterni verranno poi aggiunti alberi con verde decorativo e arredi da esterno, mentre nel cortile 
centrale verrà allestito il pergolato

Investimento - L'edificio della Badia era stato acquistato dal Genoa per 2.2 milioni di euro. Il primo lotto ha implicato un impegno economico di circa 2,5 milioni di euro per la realizzazione di 21 camere, una mensa, la cucina, una sala studio, la sala relax, due aree ad uso uffici (uno per settore giovanile, uno per comparto femminile), la reception, una sala riunioni e la lavanderia.

Nella struttura abitano già 39 giovani calciatori del settore giovanile, assistiti da figure professionali come tutor educativi, psicologi, tutor scolastici, addetti al servizio ristoro, alle attività di pulizie, al servizio di guardianaggio e di giardinaggio.

Questa mattina la società ha effettuato un sopralluogo aperto ai media, alla presenza di Roberto Trapani, responsabile del settore giovanile, Marta Carissimi, responsabile dell'area femminile, e Alessio Vernazza, Purchaising e Logistic Manager del club rossoblù

Tifosi a raccolta - L'intervento per la ristrutturazione della Badia, che ha trovato forte impulso con l'impegno dell'attuale proprietà, sulla base delle linee guida tracciate al suo insediamento, è stato realizzato grazie anche al contributo dei sostenitori, attraverso l’adesione dei Genoa Bond.

Emessi nell'autunno del 2023 con un investimento minimo di mille euro, un interesse annuo al 9% e una durata di cinque, i bond hanno visto una partecipazione assai significativa -pari a 5 milioni di euro - con un numero di sottoscrittori che si avvicina al migliaio. Gli obbligazionisti avranno diritto a condizioni esclusive come la pubblicazione dei loro nomi nel contesto della Badia, una cena di gala per l’inaugurazione e altri benefici che saranno concordati singolarmente.

La storia della Badia - La Badia di S.Andrea sorge quasi mille anni fa in seguito al primitivo insediamento dell'Ordine di San Benedetto, in Genova Cornigliano, sul cosiddetto 'Scoglio di Sant'Andrea'. Il convento passa poi ai Cistercensi che si insediano nell'attuale posizione. Nelle dimensioni che conosciamo oggi, viene edificata nel periodo storico che va dal 1131 al 1150. La Badia diventa presto oggetto di ampliamenti. Nel secolo successivo ospita un soggiorno di Papa Innocenzo IV e, alla fine del 1400, cambia destinazione d'uso: da convento diventa residenza di campagna di Giacomo della Rovere, nipote di Papa Sisto IV. A metà 1500 torna a essere un possedimento ecclesiastico, ospitando la sede dell'Ordine dei Domenicani e dell'Inquisizione. Alla fine del 1700 la Badia viene espropriata e venduta a privati che, dopo averla destinata a residenza di campagna, danno vita a lavori di ristrutturazione integrale fino a quando, nel 1938, torna nuovamente all’antica vocazione per essere abitata dai monaci. L'ultimo passaggio storico è datato 1978, allorché Italstrade acquisisce l'edificio. Gli architetti Gambacciani e Garibaldi cuciono la nuova veste installando una mappatura di uffici.

L'inaugurazione della Badia di S. Andrea è prevista per la fine del mese di settembre

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