Genoa, a Brescia il delitto perfetto di Gilardino: difesa solida e logica in campo

di Gessi Adamoli

3 min, 24 sec
Genoa, a Brescia il delitto perfetto di Gilardino: difesa solida e logica in campo

A Stadio Gol mi è toccata la prestigiosa sedia di Claudio Onofri, che era in missione a Brescia, e ho cercato di immedesimarmi nel grande guru rossoblù, dispensando a piene mani ottimismo, buonismo e saggezza. A inizio trasmissione, al Genoa, che doveva ancora scendere in campo, mi sembrava banale chiedere soprattutto tanta pazienza perché in serie B non esistono partite facili e diventa tutto più complicato se per la foga di sbloccare il risultato disgraziatamente vai sotto. Il Genoa la pazienza l'ha avuta, meno chi seguiva la partita da casa e anche chi era in studio. Commenti negativi, anche feroci, alla fine del primo tempo. Eppure sul campo si stava verificando proprio quello che Gilardino aveva lucidamente studiato a tavolino. Dover fare a meno di Puscas, bloccato nel riscaldamento proprio come era capitato a Coda in occasione della partita con la Spal, ha poi ridotto ulteriormente il potenziale offensivo del Genoa. Puscas era stato fondamentale contro la Ternana, scattando a ripetizione per attaccare la profondità aveva allungato la difesa avversaria creando spazi dove non solo si inseriva Gudmundsson ma anche centrocampisti e persino difensori. Salcedo è tecnico e scaltro in area di rigore a rubare il tempo ai difensori avversari, proprio com'è accaduto in occasione del gol che ha sbloccato il risultato, ma altre caratteristiche.

Sul campo la partita è andata proprio come Gilardino voleva che andasse e la conferma viene dal fatto che le prime sostituzioni le ha effettuate al 66'. Il tecnico rossoblù aveva pianificato il delitto perfetto: non prendere gol affidandosi ad una difesa che non fa passare uno spillo soprattutto per quanto riguarda il gioco aereo, riuscire a sbloccare il risultato e poi sfruttare le praterie che il Brescia avrebbe dovuto inevitabilmente concedere per cercare il pareggio. Il Genoa è andato di goleada anche avendo fuori Coda e Puscas, i suoi due centravanti. Chi aveva ironizzato sul termine corazzata sta incominciando a ricredersi: il Genoa ha la miglior difesa del campionato (19 gol al passivo come il Frosinone) e ci sta prendendo gusto a vincere di goleada. Bastava mettere in campo la squadra seguendo una logica e con ogni giocatore al posto giusto in base alle sue caratteristiche, invece che ritenere un criterio imprescindibile le proprie convinzioni tecnico-tattiche. Molti avvicinano Gilardino a Prandelli che, per tanti anni, è stato il suo allenatore alla Fiorentina, ma la ricerca continua della semplicità lo avvicina molto a Bagnoli. Prendiamo le sostituzioni. Sono quelle che avrebbe fatto anche un tifoso seduto sul divano davanti alla tv: esce Jagiello ed entra Sturaro, esce Strootman ed entra Fendrup, esce Salcedo ed entra Ekuban. Non si recita a soggetto. E' tutto come da copione, forse senza lampi di fantasia, ma tutto estremamente efficace. Diffidare da allenatori che vogliono stupire con effetti speciali, a maggior ragione se non hai la capacità per farlo. Di Scoglio e Gasperini ne capita uno ogni vent'anni. E allora, proprio come sosteneva l'Osvaldo, il calcio è soprattutto semplicità.

Siccome l'appetito vien mangiando, c'è chi si è messo in testa di fare la corsa sul Frosinone che ha ridotto sei i punti di vantaggio, è atteso da un calendario estremamente complicato e soprattutto c'è da capire come la squadra di Grosso reagirà al quel momento fisiologico di crisi che nel corso di una stagione, prima o poi, capita a tutti. Noi riteniamo invece fondamentale il fatto che il Genoa abbia la possibilità di essere artefice del proprio destino: la serie A dipende solo ed esclusivamente da quello che faranno Sturaro e compagni, a prescindere dai risultati di Bari, Sudtirolo e compagnia varia.

Ora, piuttosto, a destare preoccupazione è il ginocchio di Puscas. E' vero che alla ripresa del campionato dopo la sosta sarà di nuovo disponibile Coda, ma inevitabilmente avrà bisogno di tempo per arrivare al top della condizione. E poi con Puscas la squadra ha assimilato un modo di giocare che non potrà essere riproposto con Coda terminale offensivo. Ma Gilardino con calma e serenità ha dimostrato di riuscire sempre a a trovare la soluzione giusta.