Genoa-Frosinone: esame di maturità in vista di un finale di stagione senza ansie

di Redazione

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Cesare Prandelli a gara in corso potrebbe anche puntare su Pandev e sul rientrante Sturaro

Genoa-Frosinone: esame di maturità in vista di un finale di stagione senza ansie
Tre punti contro il Frosinone per mettere le mani sulla salvezza. E' questa la sfida che oggi, in un "Ferraris" che lo stesso Prandelli si augura caldissimo, attende il Genoa. L'eventuale bottino pieno, unito al pareggio del Parma nell'anticipo in casa dell'Empoli, infatti, permetterebbe ai rossoblù di scavalcare, in un colpo solo, sia i Ducali che il Sassuolo, fermato dal Milan fra mille polemiche arbitrali. Un balzo in avanti, probabilmente decisivo sulla strada che conduce alla salvezza o almeno ad un finale di campionato di assoluta tranquillità. "Quello contro il Frosinone è uno scontro diretto" ha detto Cesare Prandelli in conferenza stampa, ma lo sarà ancor di più quello di sabato prossimo in casa del Parma. Criscito e compagni dovranno però prima riuscire ad infiammare di nuovo il pubblico del "Ferraris", puntando magari su un'altra prestazione tutta cuore e carattere ma, per alzare l'asticella, servirà soprattutto rivedere il miglior Sanabria. Il paraguayano, in ombra contro il Chievo complici anche i pochissimi palloni giocabili arrivati dalle sue parti, resta il terminale offensivo privilegiato a disposizione di mister Prandelli, che sta insistendo molto sui movimenti del suo partner d'attacco Kouamé. "Ha corsa e qualità e quando trova i tempi giusti riesce ad attaccare la porta senza dare punti di riferimento. Quando è lontano dall’area di rigore vuol dire comunque che qualcosa non va ma non per colpa sua: è la squadra che deve essere più compatta e corta". E chissà che Prandelli non peschi dalla panchina per risolvere magari qualche situazione che potrebbe non convincerlo del tutto, come visto già contro la Lazio. Pandev sta attraversando l'ennesima giovinezza della sua carriera e potrebbe permettere alla squadra di cambiare struttura tattica, tagliando (in caso di un suo ingresso in campo) anche il traguardo delle 400 presenze in Serie A. La vera variabile impazzita potrebbe però essere Sturaro. Il centrocampista ha le carte in regola per spostare gli equilibri, a patto che la sua condizione fisica lo permetta.