Genoa, arriva il deferimento per il caso plusvalenze

di Marco Innocenti

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Insieme alla società rossoblu, sotto il mirino della Procura Federale anche Juve, Napoli, Empoli e Sampdoria e altre 6 società

Genoa, arriva il deferimento per il caso plusvalenze

Dopo l'ufficializzazione, da parte della società blucerchiata, del deferimento per il caso plusvalenze, arriva lo stesso provvedimento anche per le altre società coinvolte nelle indagini, 5 delle quali sono club di Serie A. Oltre alla Sampdoria, il deferimento alla fine è arrivato anche per il Genoa, così come per Juventus, Napoli ed Empoli. Accanto a queste, poi, ci sono anche altri 6 società: Pro Vercelli, Parma, Pisa, Chievo Verona, Novara, Pescara.

Il Procuratore Federale – si legge nella nota della Figc - espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare ed esaminati gli atti del procedimento, ha deferito dinnanzi al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare le Società FC Juventus, UC Sampdoria, SSC Napoli, FC Pro Vercelli 1892, Genoa CFC, Parma Calcio 1913, Pisa Sporting Club, Empoli FC, AC Chievo Verona, Novara Calcio, Delfino Pescara 1936 a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell’art. 31 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Società, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l’art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva”.

Le stesse Società - aggiunge la Figc - sono state deferite a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza. Con le predette società sono state deferite anche 61 persone fisiche che a vario titolo hanno ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza”.