Genoa, A-Cap Holding diffonde lungo comunicato sul passaggio di proprietà a Sucu

di red. sport

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Il gruppo: "Trasferimento illegittimo e contrario all'interesse del club"

Genoa, A-Cap Holding diffonde lungo comunicato sul passaggio di proprietà a Sucu

Subito dopo la decisione da parte del Tribunale di Genova di fissare a febbraio 2026 la data in cui si pronuncerà sul procedimento civile tra A-Cap e il Genoa, in particolare sull'aumento di capitale eseguito dal neo proprietario Dan Sucu, il gruppo assicurativo ha diffuso un lungo comunicato sulla propria posizione in merito alla questione legale

Riportiamo di seguito il comunicato di A-Cap

Advantage Capital Holding LLC (“A-CAP”), anche nell’interesse della propria controllata ACM Delegate LLC (“ACM”), pur nella rinnovata convinzione che non debbano essere affidate alla stampa questioni oggetto di delicati procedimenti giudiziari, ritiene necessario svolgere alcune puntualizzazioni di fatto, onde evitare qualsiasi tentativo di diffondere informazioni fuorvianti indirettamente collegate ad A-CAP e al suo gruppo.

A tal fine, A-CAP ritiene doveroso ricordare e precisare quanto segue:

1. A-CAP opera principalmente nel settore assicurativo (con riferimento principalmente alle assicurazioni vita, infortuni e salute) e degli investimenti, attraverso le società dalla stessa interamente controllate, anch’esse attive nel medesimo settore di mercato. A-CAP, con riferimento ai dati aggiornati alla data del 30 settembre 2024, dispone di oltre 1,4 miliardi di dollari in disponibilità liquide e di 15,6 miliardi di dollari di attivo, con un patrimonio netto complessivo di 430 milioni di dollari. I recenti sviluppi negli Stati Uniti, con particolare riferimento alla positiva definizione di taluni procedimenti oggetto di recente strumentalizzazione nella stampa, conferma ulteriormente quanto sopra.

2. Fin dall’acquisizione della proprietà di Genoa CFC da parte di 777 Partners, A-CAP (quale finanziatore del socio di controllo) ha sempre garantito il proprio supporto finanziario alla società del Genoa, investendo negli anni importi rilevantissimi, inclusi 22 milioni di euro erogati direttamente a far data dal mese di giugno 2024, in seguito all’esercizio della delega irrevocabile che secondo il diritto applicabile ha attribuito al gruppo A-CAP la posizione di “sole manager” di Nutmeg con ogni conseguente effetto in termini di diritti relativi alle società controllate. Nel mese di novembre del 2024, A-CAP ha ulteriormente confermato il proprio impegno di sostegno finanziario della società, riflesso nei documenti contabili e di bilancio del Genoa CFC a supporto della relativa continuità aziendale.

3. A-CAP ha acquisito in data odierna il controllo societario diretto di Nutmeg, quale aggiudicataria delle quote all’esito della procedura di gara regolarmente svoltasi a New York, secondo la vigente normativa.

4. A-CAP continuerà a tutelare i propri diritti e prerogative dinanzi al Tribunale di Genova e dinanzi a tutte le Autorità competenti, in relazione all’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione del dicembre 2024, cui A-CAP e ACM non hanno mai acconsentito, volto a conseguire il trasferimento della partecipazione di controllo di Genoa CFC a terzi, ritenendolo illegittimo e in violazione dei diritti di A-CAP e di ACM, nonché contrario all’interesse del club a conservare il solido supporto di A-CAP (a fronte peraltro di versamenti ad oggi solo parziali del terzo che ha sottoscritto l’aumento di capitale), per tutte le ragioni attualmente dedotte e documentate nei procedimenti pendenti. Ci si riferisce, al riguardo, sia al giudizio di reclamo pendente avanti il Collegio del Tribunale di Genova (nel quale ACM ha chiesto la revoca dell’ordinanza con cui il Giudice di prima istanza ha rigettato le domande di sospensione della delibera di aumento del capitale e di tutela cautelare ai sensi dell’art. 700 c.p.c., e conseguentemente l’accoglimento delle istanze cautelari), sia alla fase di merito della causa di impugnazione del predetto aumento di capitale (nel quale il provvedimento del Giudice di prima istanza di ritenere la causa matura per la decisione, riportato da ultimo dalla stampa, non ha alcuna portata preclusiva dell’accoglimento delle domande formulate da ACM, tra le quali quelle volte ad ottenere la pronuncia di invalidità dell’aumento di capitale e le conseguenti pronunce anche inibitorie), sia ad ogni ulteriore procedimento pendente avanti le competenti Autorità alla luce dei fatti occorsi.

A-CAP, quale importante investitore nel mercato italiano, confida che le proprie ragioni, e con esse l’interesse del Genoa Calcio al solido supporto di A-CAP, saranno riconosciute nelle competenti sedi e auspica nel massimo rispetto delle Autorità giudiziarie da parte di tutti, anche in sede di ricorso al mezzo stampa.

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