Fumata bianca: Robert Francis Prevost eletto Papa col nome di Leone XIV. "La pace sia con tutti voi" le sue prime parole
di Stefano Rissetto
Il Conclave ha scelto l'arcivescovo di Chicago, 70 anni. "La pace sia con tutti voi" le sue prime parole

Fumata bianca, Robert Francis Prevost, 70 anni, statunitense, è il nuovo Papa. Ha scelto il nome di Leone XIV. "La pace sia con tutti voi" le sue prime parole. "Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon Pastore. Vorrei che la pace raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi. Una pace disarmata, disarmante, umile. Dio ci ama tutti, incondizionatamente- Ancora conserviamo nelle nostre orecchie la voce di papa Francesco, che benediceva Roma, e il mondo intero, il giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L'umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunti da Dio e dal suo amore. Aiutateci a costruire ponti, con il dialogo, per essere sempre in pace. Grazie a Papa Francesco. Vorrei ringraziare tutti i fratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro, per camminare insieme a voi per cerare la pace, la giustizia, e lavorare con gli uomini e le donne, fedeli a Gesù Cristo, per essere missionari".
Eletto al quarto scrutinio - Poco più di 24 ore di Conclave e quattro votazioni sono state sufficienti ai 133 cardinali elettori per trovare l'accordo sul nome del nuovo Pontefice. Alle 18,07 il segnale dal comignolo della Sistina, segno che il Conclave ha raggiunto l'accordo al quarto scrutinio, primo del pomeriggio del secondo giorno di Conclave. Le campane di San Pietro hanno suonato a festa, dopo la fumata candidissima. Suoneranno anche tutte le campane delle chiese del mondo all'annuncio del nome del 267° Pontefice. Piazza San Pietro si è riempita in attesa per l'annuncio del protodiacono Dominique Mamberti dalla Loggia Centrale. Il nuovo Papa, dopo la vestizione nella Stanza delle Lacrime, è passato davanti all'affresco michelangiolesco del Martirio di San Pietro, segno del contenuto della missione pontificia.
Biografia - Robert Francis Prevost, nato a Chicago il 14 settembre 1955, ha guidato il Dicastero per i vescovi e la Pontificia commissione per l'America Latina dal 30 gennaio 2023 al 21 aprile 2025. Oggi è diventato il 267º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, nonché capo dello Stato della Città del Vaticano e primate d’Italia, insieme agli altri titoli tradizionalmente associati al pontefice.
Cresciuto a Chicago, Prevost è figlio di Louis Marius, di ascendenze franco-italiane, e di Mildred Martínez, di origine spagnola. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph. Dopo aver frequentato il seminario minore agostiniano, si è diplomato nel 1973. Nel 1977 ha ottenuto una laurea in scienze matematiche e filosofia presso la Villanova University di Filadelfia.
Nel settembre dello stesso anno ha iniziato il noviziato con gli Agostiniani della provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, emettendo la professione solenne nel 1981. Ha completato la sua formazione teologica con un Master of Divinity a Chicago nel 1982, anno in cui è stato ordinato sacerdote a Roma da mons. Jean Jadot.
Nel 1985 ha intrapreso il suo ministero missionario in Perù, dove ha ricoperto vari incarichi nella diocesi di Chulucanas. Ha conseguito nel 1987 il dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino con una tesi sul ruolo del priore nell’Ordine agostiniano.
Negli anni successivi ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità pastorale, educativa e amministrativa, in particolare a Trujillo, dove ha diretto il seminario agostiniano e insegnato diverse discipline teologiche. È stato anche parroco e fondatore di comunità ecclesiali, oltre che giudice ecclesiastico e consulente dell’arcidiocesi.
Nel 1999 è tornato negli Stati Uniti per guidare la provincia agostiniana di Chicago. Dal 2001 al 2013 è stato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino per due mandati consecutivi. Tornato a Chicago, ha ripreso l'attività formativa e di governo nella provincia religiosa.
È poliglotta: oltre all’inglese, parla fluentemente spagnolo, italiano, francese e portoghese, e conosce anche il latino e il tedesco.
Il 3 novembre 2014 papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico della diocesi peruviana di Chiclayo e vescovo titolare di Sufar. Ha preso possesso della diocesi pochi giorni dopo, ricevendo l’ordinazione episcopale il 12 dicembre. L’anno successivo è stato confermato vescovo di Chiclayo. Dal 2018 al 2023 è stato vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana, con incarichi nelle commissioni per la cultura, l’educazione e la gestione economica.
Ha ricoperto anche l’incarico di amministratore apostolico di Callao tra il 2020 e il 2021, e ha fatto parte della Congregazione per il clero e di quella per i vescovi.
Il 30 gennaio 2023 è stato nominato prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina, succedendo al cardinale Marc Ouellet. A partire dal 12 aprile ha ufficialmente assunto l’incarico. Ha poi ricevuto incarichi in altri dicasteri, tra cui quello per la dottrina della fede, per le Chiese orientali, e per la legislazione canonica.
Il 9 luglio 2023, durante l’Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale, avvenuta formalmente il 30 settembre seguente. Gli è stato assegnato il titolo di cardinale diacono di Santa Monica, di cui ha preso possesso il 28 gennaio 2024. Il 6 febbraio 2025 è passato all’ordine dei vescovi con il titolo della sede suburbicaria di Alba.
Chi era Leone XIII - Prevost ha scelto il nome che prima di lui era stato deciso da Leone XIII, nato Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci a Carpineto Romano il 2 marzo 1810, fu Papa dal 20 febbraio 1878 al 20 luglio 1903. La sua elezione avvenne dopo la morte di Pio IX, il Papa più longevo della storia fino ad allora, segnando un cambiamento significativo nello stile e nell’orientamento del papato. Uomo di grande cultura e fine diplomatico, Leone XIII è ricordato per aver tentato di conciliare la tradizione della Chiesa con le esigenze del mondo moderno, in un’epoca di profondi cambiamenti politici, sociali e culturali.
Il suo pontificato si svolse interamente in un'Italia ormai unificata, con la Santa Sede confinata entro i limiti del Vaticano dopo la presa di Roma nel 1870. Leone XIII, pur mantenendo una posizione di netta opposizione al Regno d’Italia e riaffermando l’isolamento imposto ai cattolici italiani con il “Non expedit” (che proibiva loro di partecipare alla vita politica del nuovo Stato), mostrò una maggiore apertura rispetto al suo predecessore verso il dialogo con la cultura e la società contemporanee.
La sua figura è indissolubilmente legata all’enciclica Rerum Novarum, pubblicata il 15 maggio 1891, che rappresenta il primo grande documento della dottrina sociale della Chiesa. In esso, Leone XIII affrontò le condizioni della classe lavoratrice, denunciando sia lo sfruttamento capitalistico sia le derive del socialismo rivoluzionario. Rivendicò il diritto dei lavoratori a un salario giusto, al riposo settimanale, alla proprietà privata e soprattutto alla libertà di costituire associazioni e sindacati. In un periodo di forte tensione tra capitale e lavoro, la posizione della Chiesa, espressa con equilibrio e spirito costruttivo, rappresentò una novità assoluta e aprì una nuova stagione di impegno sociale per il cattolicesimo.
Il pontificato di Leone XIII fu anche caratterizzato da un’intensa attività diplomatica. Riuscì a migliorare i rapporti con numerosi Stati, tra cui Francia, Germania, Russia e Stati Uniti, cercando di rafforzare la presenza della Chiesa cattolica nel mondo attraverso nuove diocesi e missioni. Promosse inoltre un forte rilancio della filosofia tomista, incoraggiando lo studio del pensiero di San Tommaso d’Aquino come fondamento della formazione teologica e culturale.
Leone XIII fu anche un Papa innovatore sotto il profilo della comunicazione. Fu il primo pontefice a essere registrato su pellicola cinematografica e il primo di cui si conservi una registrazione audio, simboli di una Chiesa che, pur ancorata alla tradizione, non rinunciava a confrontarsi con i nuovi strumenti del suo tempo.
Morì il 20 luglio 1903, a 93 anni, uno dei papi più longevi della storia. Il suo pontificato segnò un passaggio fondamentale per la Chiesa cattolica, che da istituzione percepita come ostile alla modernità iniziò, proprio con Leone XIII, un faticoso ma decisivo cammino di apertura verso il mondo contemporaneo.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Altre notizie

Porto di Genova, via libera Mit a ricambio generazionale Culmv: in arrivo 100 giovani lavoratori
21/05/2025
di Carlotta Nicoletti


Genova, la Fondazione Pallavicino dona un pianoforte ispirato al colore rosso della Formula 1 all'aeroporto Cristoforo Colombo
21/05/2025
di Carlotta Nicoletti


Fondazione Carige presenta il convegno internazionale "Italia-Africa": dall'11 al 13 giugno a Genova
21/05/2025
di Filippo Serio

Meteo: Liguria, allerta gialla per temporali dalle 6 alle 18 di giovedì
21/05/2025
di Stefano Rissetto