Francesca Re David a Genova: "Piaggio non sia solo operazione finanziaria"

di Marco Innocenti

Così la segretaria di Fiom Cgil alla vigilia della presentazione delle offerte non vincolanti: "Preoccupati dall'assenza di imprese italiane"

Era presente anche Francesca Re David, segretario generale di Fiom Cgil, ai lavori dell'Assemblea generale presso la sala Chiamata del Porto sul rinnovo del contratto di lavoro ed è stata l'occasione per fare il punto sulle principali vertenze in atto in Liguria: da Arcelor Mittal a Piaggio. "Abbiamo avuto un primo incontro, quasi un incontro preliminare con i ministri Orlando e Giorgetti sulla vertenza Ex-Ilva - ha detto Re David - in un momento in cui anche la magistratura sta intervenendo sullo stabilimento di Taranto e credo che questo stia anche rallentando l'entrata in campo di Invitalia. L'accordo non è ancora stato perfezionato e per questo siamo molto preoccupati perché riguarda Arcelor Mittal ma anche tutta l'industria di questo paese".

E su Piaggio: "Abbiamo appreso che il 5 marzo ci saranno delle offerte non vincolanti - ha spiegato ancora Re David - Noi siamo preoccupati perché si tratta di un assett strategico, non sappiamo se si tratti di un'operazione finanziaria o di un'operazione reale ma non riteniamo sia utile il fatto che le imprese italiane non siano interessate perché si tratta di un'eccellenza, di un'azienda storica e su questo abbiamo chiesto di sapere ed essere certi che non si tratti di semplici operazioni di tipo solo finanziario".   

"Noi avremmo molto da dire su come spendere le risorse del Recovery Fund - ha concluso - Non c'è stato alcun confronto su questo tema con il precedente governo, col quale abbiamo dialogato solo nella fase dei protocolli. C'è sempre questa convinzione che i sindacati non debbano occuparsi delle politiche industriali ma non è questa la verità. Vedremo ora se ci sarà questo cambio di passo, ancora non lo sappiamo". 

In occasione dell'Assemblea, Fiom Cgil ha anche votato un ordine del giorno in sostegno alla protesta dei lavoratori del porto che venerdì 5 marzo saranno in piazza, a meno di novità che potrebbero uscire dall'incontro convocato per mercoledì 3 marzo in prefettura, fra Culmv, terminalisti, Autorità portuale, Comune di Genova e Regione Liguria: "Terminalisti perennemente in lite fra loro - si legge - ma uniti quando si tratta di spremere maggiori profitti da spartirsi, a discapito della sicurezza sul lavoro, nel segno della precarietà e della frammentazione. La Fiom sarà sempre presente al fianco dei portuali genovesi, sostenendo le mobilitazioni promosse per restringere questi attacchi, a partire dallo sciopero di venerdì 5 marzo".