Forum Energia, Bagnai: "Il pianeta non si salva con la decrescita, ma con massicci investimenti"

di Simone Galdi

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"Abbiamo cercato di difendere l'Europa dalla sua ideologia nelle sedi europee"

Ospite del Forum Nazionale Energia, ai microfoni di Telenord l'Onorevole Alberto Bagnai, Presidente della Commissione parlamentare di controllo
sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, ha aperto i lavori della seconda giornata dell'evento, intervenendo sui temi della transizione energetica dal punto di vista macroeconomico.

La ricetta - "In apertura di questa giornata di lavori - spiega l'Onorevole Bagnai - ho scelto come chiave del mio intervento proprio la contestualizzazione del momento storico secondo gli strumenti che sono quelli propri della mia professione di macroeconomista, quindi mi concentro su una analisi delle dinamiche in particolare del debito pubblico e privato e questo perché, che cosa ha a che vedere con l'energia, ma perché tutti ormai abbiamo capito che il pianeta non si salva con la decrescita, ma con la crescita, cioè con massicci investimenti, e parlare di investimenti significa parlare di finanza e allora i trend attuali della finanza, così come emergono dai rapporti dell'Ocse o dai dati della Banca Mondiale, sono dei trend che hanno un'attinenza come quadro che va tenuto presente nella proposta politica".

Le previsioni azzeccate - "Noi abbiamo cercato di difendere l'Europa dalla sua ideologia nelle sedi europee - prosegue Bagnai - nel mio intervento faccio anche vedere tutti i momenti in cui abbiamo cercato di suonare un campanello di allarme contro delle direttive, dei regolamenti, sui quali adesso tutti si stracciano le vesti, ma anche in lo tempo nessuno ha avuto il coraggio o la, come dire, l'onestà intellettuale di contrastare, perché era abbastanza evidente che saremmo andati a sbattere lungo una certa strada. Ora è anche un dato di fatto che possiamo rivendicare, aver anticipato alcuni trend attuali".

Il controllo dell'energia - "Cominciano a venire al petto in alcuni nodi. Quello che è successo in Spagna, su cui non esiste ancora, credo, non esisteva fino a tre giorni fa, quindi dopo circa un mese, una spiegazione ufficiale ci chiarisce che la scelta del mix energetico è fondamentale e che non ci sarà verosimilmente mai una reale possibilità di affidarsi esclusivamente alle fonti rinnovabili, perché la loro intermittenza crea dei problemi. È abbastanza banale, quasi tautologico, doverlo ricordare, però dobbiamo ricordarci che fino a pochi mesi fa nessuno rifletteva su questo dato, cioè sul fatto che il sole tramonta, forse perché erano persone che pensavano che il sole girasse intorno alla terra, diciamo che il livello scientifico delle analisi che ci sono state sottoposte era questo, un pochino diciamo copernicano, ecco, noi vogliamo essere copernicani, loro erano un pochino tolemanici, con le loro idee al centro del mondo e del cosmo, peccato che fossero idee sbagliate. Senz'altro nella rivoluzione, nella transizione energetica, ci sono opportunità di crescita, ma devono essere dosate e la bussola deve essere quella della neutralità tecnologica" conclude Bagnai.

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