Formula 1, a Imola trionfa Max Verstappen. Ferrari in netta crescita

di Marco Innocenti

1 min, 35 sec

Hamilton secondo ma solo grazie alla bandiera rossa per l'incidente fra Bottas e Russell. Norris completa il podio

Formula 1, a Imola trionfa Max Verstappen. Ferrari in netta crescita

Due partenze, una dalla griglia e una lanciata, tante emozioni e finalmente anche una Ferrari capace di tenere il passo del plotone dei migliori. Alla fine, nel Gran Premio di Imola, a vedere per primo la bandiera a scacchi è Max Verstappen che, alla prima curva, fa a spallate con Lewis Hamilton e si prende di prepotenza la testa della corsa. Alle spalle dei due, Charles Leclerc conferma che la Ferrari ha imboccato finalmente la strada giusta per risalire. A rimescolare le carte, fin dall'inizio, una pista bagnata che giro dopo giro si è andata asciugando.

Una volta montate le gomme slick, la gara ha continuato a riservare grandi emozioni: prima Hamilton che va lungo nel tentativo di sorpassare un doppiato, finendo nella sabbia. A salvare il campione del mondo arriva però la bandiera rossa per l'incidente, spettacolare ma per fortuna senza conseguenze, fra Bottas e Russell. Il campione britannico ha quindi la possibilità di tornare ai box per cambiare il muso e perdere così solo una manciata di posizioni.

Alla ripartenza (lanciata) del Gran Premio, Verstappen scoda paurosamente proprio davanti a Leclerc, rimanendo in pista per un colpo di fortuna ma a pagare dazio è il monegasco della Ferrari, che resta piantato, facendosi sfilare anche da Norris. Alle loro spalle, risale anche l'altro ferrarista Sainz ma nessuna delle due Rosse riesce a resistere alla risalita di Hamilton, che alla fine chiude anche davati alla McLaren, per un secondo posto finale che ha il sapore dei una mezza vittoria, per come si era messa la gara del campione del mondo britannico. 

Menzione comunque d'onore per le due Ferrari: quarto Leclerc e quinto Sainz, a conferma che la risalita dal buio degli ultimi anni può essere davvero iniziata. Peccato solo perché, senza quella sfortunata bandiera rossa, almeno una delle due monoposto di Maranello poteva davvero piazzarsi sul podio nel gran premio di casa.