Flotilla, il racconto dei due genovesi scarcerati: "Trattamento disumano, rompiamo l'apartheid di Israele"
di F.S.
Sala piena al Circolo Cap Albertazzi di San Benigno, a Genova, per il ritorno di Luca Viani e Jose Nivoi, i due attivisti genovesi arrestati dal Governo di Israele mentre navigavano in acque internazionali a bordo della nave Global Sumud Flotilla, in rotta per la Striscia di Gaza. Entrambi sono rientrati a Genova nella giornata di ieri.
"Una volta arrestati e portati in carcere abbiamo subito un trattamento disumano. Il fatto che riusciamo a raccontare l'esperienza subita sulla nostra pelle deve essere unicamente funzionale a far finire l'apartheid di Israele in Palestina" - dice Jose Nivoi.
Viani, giovane cuoco, racconta il momento più difficile "è stato quando siamo stati portati dal porto al carcere, è stato il momento più pesante prima sotto un grande caldo e poi al gelo. Ma a differenza nostra che potevamo avere dei legali, ci sono migliaia di palestinesi in quel carcere che non hanno niente e subiscono trattamenti ancora peggiori"
Nelle prossime ore è atteso il ritorno anche di Pietro Queirolo Palmas, altro attivista genovese imbarcato sulla Flotilla, liberato anche lui. Sbarcherà ad Atene prima di tornare in Italia.
Nel frattempo, per la giornata di venerdì 10 ottobre è previsto l'arrivo di due navi battenti bandiera israeliana nel porto di Genova. Per questo, Usb e Calp preannunciano una nuova mobilitazione.
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