Fine vita, legge ferma nel limbo. Pastorino: "Pronto ad azioni legali, chi è contrario si esponga"

di R.O.

1 min, 28 sec

La proposta di legge è depositata da circa due mesi ma l'ufficio di presidenza non l'ha ancora trasmessa in commissione: i lavori non sono ancora potuti partire

Fine vita, legge ferma nel limbo. Pastorino: "Pronto ad azioni legali, chi è contrario si esponga"

È pronto ad azioni legali Gianni Pastorino, consigliere regionale della Lista Orlando e primo firmatario della proposta di legge sul fine vita "Liberi subito", depositata da circa due mesi ma ancora ferma all'ufficio di presidenza. Per partire con i lavori infatti è necessario venga trasmessa in Commissione Sanità, un passaggio formale che di solito avviene in tempi più rapidi. Secondo Pastorino la maggioranza starebbe temporeggiando in attesa di un giudizio giuridico di non ammissibilità "ma è impensabile dato che il testo nasce dalla proposta avanzata dall'Associazione Luca Coscioni a cui si è rifatta Regione Toscana, che ha approvato la legge ieri; inoltre anche l'Emilia Romagna ha approvato una delibera di giunta sul tema".

"Chi è contrario si esponga" - Sembra che anche il governo possa cercare di intervenire sull'ammissibilità delle leggi regionali, anche se proprio dal centrodestra arriva una voce autorevole a difesa della legge. Il presidente del Veneto Luca Zaia, in quota Lega, in un'intervista al Corriere della Sera ha detto che la legge regionale serve a dare attuazione a quanto stabilito dalla sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale sul caso Antoniani - Cappato. È questa sentenza a sancire il diritto al suicidio medicalmente assistito, l'intervento delle Regioni serve a chiarire i due grandi punti oscuri della sentenza: dare tempi certi di risposta ai malati e chiarire chi deve somministrare il farmaco letale, fatta salva l'obiezione di coscienza. Zaia poi ha invitato i contrari a non ostacolare le leggi regionali, che servono appunto a normare l'applicazione per qualcosa che già esiste, ma a proporre una legge che sbarri la strada al fine vita. "Condivido il suo appello: chi è contrario si esponga - dichiara Pastorino -. Questa è politica, non ammettere discussioni su questi temi sarebbe invece un atto di autoritarismo".

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