Festival Sanremo: Rai e Comune a un passo dalla rottura, cinque altre città pronte a ospitare la kermesse
di Stefano Rissetto
La Rai avrebbe già comunicato informalmente al Comune una deadline fissata all’1 agosto – a ridosso del prossimo CdA del 30 luglio
Il futuro del Festival di Sanremo è sempre più incerto. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, i rapporti tra la Rai e il Comune matuziano sarebbero ai minimi storici, con una trattativa ormai bloccata da giorni e un clima sempre più teso dopo settimane di scontri sul nuovo bando per l'organizzazione della storica kermesse.
La gara pubblica, indetta dal Comune per assegnare la gestione del Festival a partire dal 2026, è nata in seguito a una sentenza del Tar Liguria del 2024 – confermata dal Consiglio di Stato lo scorso maggio – che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni 2024 e 2025, imponendo di fatto l’obbligo di procedura pubblica per l’uso dei marchi e dei diritti connessi.
A quanto risulta al quotidiano economico, la Rai è stato l’unico soggetto a presentare un’offerta formale. Tuttavia, la trattativa con il Comune si sarebbe arenata, anche per via di alcune richieste ritenute inaccettabili dalla Tv di Stato. In particolare, i vertici Rai avrebbero espresso forte contrarietà alla clausola che prevede la cessione dell’1% degli introiti pubblicitari al Comune e, soprattutto, alla richiesta di riconoscere a quest’ultimo la titolarità del marchio e del format del Festival.
Martedì 22 luglio, sempre secondo il quotidiano confindustriale, il tema è stato al centro di una riunione ai piani alti di Viale Mazzini, durante la quale sarebbe emerso chiaramente il rischio di una rottura definitiva. La Rai avrebbe già comunicato informalmente al Comune una deadline fissata all’1 agosto – a ridosso del prossimo Consiglio di amministrazione del 30 luglio – oltre la quale potrebbe prendere decisioni drastiche.
Nel caso in cui l’impasse non venga superata, la Rai sarebbe pronta a organizzare autonomamente un nuovo evento musicale per il 2026: il “Festival della Canzone Rai”, un’alternativa che potrebbe nascere lontano dalla Liguria. Tra le città che avrebbero già mostrato interesse o avviato contatti preliminari con l’azienda figurano Torino, Milano, Napoli, Viareggio e Rimini.
In questo braccio di ferro, Viale Mazzini rivendica il ruolo insostituibile della Rai nella costruzione del mito di Sanremo, mentre il Comune sembra intenzionato a far valere i propri diritti sul nome e sulla gestione del Festival. Il conto alla rovescia è partito. E lo scenario, al momento, resta incerto.
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