Festival di Sanremo, il Consiglio di Stato conferma: niente affidamento diretto a Rai per il triennio 2026-2028

di Carlotta Nicoletti

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Respinti gli appelli di Rai e Comune: per organizzare il Festival servirà una gara pubblica, come stabilito dal Tar Liguria

Festival di Sanremo, il Consiglio di Stato conferma: niente affidamento diretto a Rai per il triennio 2026-2028

Il Consiglio di Stato ha respinto tutti gli appelli presentati da Rai, Rai Pubblicità e Comune di Sanremo: l’organizzazione del Festival della Canzone Italiana per il triennio 2026-2028 dovrà passare da una gara pubblica, come stabilito in primo grado dal Tar Liguria.

Sentenza definitiva – Il pronunciamento arriva a chiusura di un lungo contenzioso. Nel dispositivo pubblicato il 29 maggio, il Consiglio di Stato ha rigettato integralmente i ricorsi contro la sentenza del Tar che, lo scorso anno, aveva giudicato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni 2024 e 2025 del Festival.

Appelli respinti – I giudici amministrativi hanno dichiarato inammissibile l’intervento delle associazioni dei consumatori e respinto gli appelli presentati dalle parti coinvolte, compreso quello del Comune di Sanremo.

Gara obbligatoria – La decisione conferma la necessità di una procedura competitiva per l’assegnazione del marchio e della gestione dell’evento. A partire dal 2026, dunque, chi vorrà organizzare il Festival dovrà partecipare a un bando pubblico.

Attesa per le motivazioni – Al momento sono state rese note solo le conclusioni del dispositivo; per conoscere le motivazioni dettagliate della sentenza bisognerà attendere la pubblicazione completa del testo.

Prospettive future – La sentenza apre nuovi scenari per il futuro del Festival, uno degli eventi culturali e mediatici più rilevanti del Paese, e introduce potenziali cambiamenti nei rapporti tra Rai, Comune di Sanremo e industria dello spettacolo.

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