Ferrero: "Fosse possibile prenderei la Roma, alla Sampdoria non posso fare di più"

di Maria Grazia Barile

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"I tifosi mi minacciano, vogliono Vialli"

Ferrero: "Fosse possibile prenderei la Roma, alla Sampdoria non posso fare di più"
Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha parlato agli studenti della Luiss di Roma della sua avventura in blucerchiato: "La Sampdoria è venuta così, è capitata. Mi trovo in un momento in cui i tifosi mi minacciano, vogliono Vialli. Venisse, ma io ho dato un valore alla società. Non voglio esagerare ma quando sono entrato a Bogliasco ho visto come prima cosa un cancello rotto: una società di Serie A, famosa in tutto il mondo, con Garrone alle spalle, non può presentarsi così. E poi le docce in disordine. Per me la pulizia e l'ordine in bagno contano molto". Ferrero ha elencato tutti i lavori realizzati in questi anni: "Ho fatto il centro sportivo nuovo, con tutte le concessioni oltre a casa Samp, in cui i giovani vivono e possono studiare. Adesso da noi vengono anche giocatori a 20/25 milioni e tanti ragazzini di prospettiva. Su dieci puoi azzeccarne cinque e rivenderli. Questo è un tipo di calcio, poi c’è la Juventus. Oggi potrei essere pronto per andare alla Roma, se domani ci fosse la possibilità la prenderei subito. Ho messo in vendita la Sampdoria perché non posso fare di più". Ferrero ricorda anche l'affare Muriel: "Quando ti innamori di un giocatore è la fine. Io ero innamorato di Muriel, è il primo giocatore che ho preso per 15 milioni, tanti per una società come la Samp . Anche perchè era zoppo, rotto. Era innamorato di mio figlio, lo portava in braccio. Quando l’ho venduto si sono messi a piangere insieme, ma mi davano 22 milioni". Su Giampaolo, tecnico di ieri, e Di Francesco, allenatore di oggi in grave difficoltà, Ferrero ha le idee chiare: "Uno è difensivo, l’altro è offensivo"