Ferrero e il nodo stipendi: prima la salvezza poi gli accordi

di Maria Grazia Barile

1 min, 14 sec

Il Bologna ha ufficializzato la riduzione di una mensilità

Ferrero e il nodo stipendi: prima la salvezza poi gli accordi

Massimo Ferrero rimanda a salvezza ottenuta il nodo legato al taglio degli stipendi dovuto allo stop per la pandemia coronavirus. Il presidente lo ha comunicato alla squadra nell'ultimo incontro a Bogliasco alla presenza del direttore sposrtivo Carlo Osti e del direttore amministrativo Alberto Bosco. L’accordo con i calciatori non è ancora stato trovato. Ferrero inizialmente non voleva pagare i mesi di marzo e aprile nei quali i giocatori sono stati fermi. Ora è possibile che si vada verso una sorta di compensazione tra la riduzione delle mensilità e l’erogazione di un premio legato al piazzamento in classifica. Si tratterebbe di un bonus per arginare le cifre decurtate.

Il primo obiettivo da perseguire è comunque rimanere in Serie A. Ci sarebbe anche l’idea di fissare un premio più alto, sino quasi ad azzerare gli importi detratti, nel caso in cui la squadra dovesse centrare un posto dal dodicesimo in su, con conseguenti maggiori introiti di diritti tv.

Intanto altre società hanno già trovato una soluzione. È il caso del Bologna  che lo ha comunicato ufficialmente: "Il Bologna Fc 1909 comunica che, in considerazione della lunga sosta imposta dall'emergenza sanitaria, i calciatori della Prima Squadra e lo staff tecnico hanno dato, come i dirigenti, la loro disponibilità alla riduzione dell’emolumento annuo, in misura di una mensilità. La Società esprime apprezzamento per il senso di responsabilità dimostrato anche in questo momento dai calciatori e dai tecnici"