Ferraris (FS), Europa punti su rete AV integrata. Servono standard comuni e regole semplificate

di Carlotta Nicoletti

2 min, 55 sec

Ferraris: "L’Europa deve creare una rete ferroviaria integrata ad Alta Velocità"

Ferraris (FS), Europa punti su rete AV integrata. Servono standard comuni e regole semplificate

 

 “L’Europa deve creare una rete ferroviaria integrata ad Alta Velocità” puntando perciò sul treno “che è una delle soluzioni green più avanzate, anche per combattere la congestione delle strade”. Lo ha detto l’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, intervenuto nell’ambito della “Influence, Relevance&Growth Conference”, organizzata a Milano da Newest di Fernando Napolitano con il contributo di Aspen, Sda Bocconi e CNBC. Secondo Ferraris “oggi in Europa ci sono reti ad alta velocità in Spagna, Francia e Italia, poche in Germania e da costruire in Europa dell’Est. Occorrono infrastrutture integrate con standard comuni e regole semplificate”.

L’obiettivo principale è quello di favorire il trasporto delle merci via treno per contrastare “la congestione delle autostrade”. Anche perché, sempre secondo l’AD di Ferrovie dello Stato “nei prossimi 4/5 anni ci saranno 4,5 milioni di autisti di camion in meno e ne arriveranno solo 1,7 milioni di nuovi”. Un motivo in più per potenziare la logistica intermodale “con le lunghe distanze del trasporto delle merci da percorrere il treno e il primo e ultimo miglio su strada”. Per questo però servono anche “porti sempre più interconnessi e terminal multimediali integrati su cui come Ferrovie stiamo investendo molto”. Ferrovie dello Stato, infatti, punta decisamente sullo sviluppo della logistica via treno, tanto che nel suo piano industriale prevede l’investimento di 3 miliardi di euro dedicati al rinnovo dei treni e al potenziamento dei terminal. “Siamo un operatore logistico europeo al secondo posto in Germania nel trasporto delle merci e l’Italia – ha spiegato Ferraris – è uno hub naturale logistico nel Mediterraneo, ma se non è ben connessa alla rete centro-europea è un problema”.

Un’Europa insomma più connessa grazie alle infrastrutture fisiche, ma anche a quelle digitali. Va in questo senso il progetto Gigabit Rail&Road, ricordato da Luigi Ferraris nel suo intervento. “Come FS gestiamo 17mila chilometri di ferrovie e 32mila chilometri di strade”. Un’ossatura fisica, che il Gruppo FS, impegnato anche nel miglioramento della connettività a bordo treno, vuole utilizzare per “contribuire a superare il digital divide su tutto il territorio, attraverso la fibra ottica lungo le linee ferroviarie e ampliando il segnale 5G a favore di tutto il sistema Paese”. In questo contesto giocano un ruolo anche “le 2200 stazioni gestite da FS in tutto il Paese che vogliamo connettere con fibra ottica per portare benefici anche ai territori circostanti e alle attività agricole presenti nelle varie zone.

Sempre a proposito di digitalizzazione, nel corso della conferenza, Ferraris ha anche sottolineato l’impatto che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta avendo nel campo delle infrastrutture. “La rivoluzione dell’AI ci impone un cambio di mentalità per guidare il cambiamento e non esserne guidati”. Un processo che deve, secondo Ferraris, “mettere al centro i dati e digitalizzare tutte le informazioni che gestiamo, con database sempre più di qualità”, visto che l’intelligenza artificiale sta avendo importanti benefici nel campo del “monitoraggio delle infrastruttura e nella loro manutenzione sempre più precisa ed efficace”.

 

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