Fermato dalla Guardia Costiera lo yacht protagonista dell’incidente al Porto Antico di Genova

di Alessandro Bacci

La guardia costiera ha rilevato importanti deficienze a bordo, verifiche in corso per accertare le cause dell'incidente

È stato fermato dal personale ispettivo della Sezione sicurezza navigazione della Guardia Costiera di Genova lo yacht che la scorsa domenica è stato protagonista di un doppio urto in banchina nella manovra di accosto presso la darsena del Porto antico di Genova.

A seguito dell’evento – ripreso da un video divenuto presto virale sul web – l’Autorità marittima ha disposto un’ispezione a bordo, tesa a determinare lo stato di sicurezza dell’unità battente bandiera maltese. Dall’analisi della certificazione si è subito accertato che lo yacht “Claremont”, di circa 100 tonnellate di stazza lorda, è adibito ad uso commerciale, quindi soggetto a precise norme di sicurezza previste dalle norme internazionali. Le navi straniere che approdano nei porti italiani sono infatti oggetto di apposita attività di controllo – il cosiddetto Port State Control – da parte della Guardia costiera per verificare il rispetto delle convenzioni e degli accordi internazionali, nonché delle direttive comunitarie sulla materia. Le ispezioni sono, infatti, volte a garantire che i traffici marittimi rispettino gli standard minimi volti a garantire la tutela dell'ambiente marino, le condizioni di lavoro a bordo delle unità, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.

Nell’occasione, gli ispettori della Guardia Costiera di Genova hanno rilevato importanti deficienze – tra cui il malfunzionamento della pompa antincendio, il mancato rispetto del numero minimo dei membri dell’equipaggio e varie carenze sui titoli professionali necessari alla conduzione di quel tipo di unità – che hanno portato ad accertare uno stato di efficienza dello yacht al di sotto degli standard minimi di riferimento. Pertanto l’unità è stato subito sottoposta a fermo amministrativo e sarà rilasciata solo a seguito della rettifica di tutte le carenze riscontrate.

Per quanto alle cause che hanno condotto all’incidente in Porto antico, verifiche approfondite sono ancora in corso di accertamento da parte dello Stato di bandiera e dell’ente tecnico che certifica l’unità.