Femminicidio di via Colombo, colleghi e amici: "Adesso vogliamo giustizia"

di Marco Innocenti

1 min, 35 sec

"Clara Ceccarelli era una donna forte, sempre positiva nonostante le tante difficoltà che la vita le aveva riservato"

Femminicidio di via Colombo, colleghi e amici: "Adesso vogliamo giustizia"

Una donna tenace, sempre positiva, anche a dispetto delle tante difficoltà che la vita le aveva parato davanti. La descrivono così, Clara Ceccarelli: sono gli amici e i colleghi di via Colombo e via San Vincenzo, i vicini di negozio, i clienti che da quella piccola ma fornitissima pantofoleria passavano volentieri, anche per la simpatia di Clara.

"Sono sconvolta, attonita, incredula... Non doveva finire così - scrive Paola, amica di Clara che in quel negozietto ha lavorato insieme a lei per un paio d'anni - Non c'è pietà per un gesto così! No... nessuna pietà!!! Chiediamo giustizia per te!! Cambino le leggi affinché non ci siano più femminicidi! Mi hai proposto di lavorare con te e sono stati 2 anni in cui abbiamo lavorato alla stragrande, fianco a fianco, totale fiducia e la passione per le calzature e le pantofole  poi le nostre strade si sono divise. Donne che lottano - conclude Paola - questo ci accomunava".

"Una donna dolcissima e buone" si limita a commentare, sempre sui social, Manuela Carena, presidentessa del Civ Colombo-Galata. "Affezionarsi a lei è stato un attimo - commenta invece Sebastiano - Buona, dolce e sempre allegra e positiva, anche nei momenti in cui la vita si è accanita contro di lei.... provo un grande ed immenso dispiacere".

La vita le aveva lasciato qualche cicatrice, senza dubbio, ma Clara l'affrontava sempre col sorriso di chi non vuole mollare, per amore del figlio Mauro di 30 anni e del padre, che vivevano con lei nell'appartamento di piazza Brignole. A spezzare la sua vita Renato, l'uomo di dieci anni più giovane di lei con il quale Clara si era fidanzata dopo la separazione dal marito. Una relazione però interrotta dalla donna più di un anno fa. Ma l'artigiano 59enne non si voleva rassegnare a quei no. Fino all'epilogo, tragico, di venerdì sera.