Femminicidio Alice Scagni, il giudice respinge la richiesta di rito abbreviato per Alberto
di Edoardo Cozza
Esito scontato: la procura ha contestato tre aggravanti, la condanna può arrivare all'ergastolo e non è previsto il rito alternativo
Iniziata l'udienza preliminare per l'omicidio di Alice Scagni, la giovane donna uccisa dal fratello Alberto il primo maggio 2022 sotto la sua casa a Quinto. Il giudice Matteo Buffoni ha respinto la richiesta della difesa di accedere al rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena. Un esito scontato perché la procura ha contestato tre aggravanti e la norma del 2019 impedisce di chiedere il rito alternativo nel caso in cui la eventuale condanna arrivi all'ergastolo. I difensori di Scagni, gli avvocati Elisa Brigandì, Maurizio e Guido Mascia, lo hanno dovuto chiedere comunque visto che altrimenti non potranno più farlo nel caso in cui cadessero le aggravanti.
L'uomo è in aula e per la prima volta è presente anche il cognato, Gianluca Calzona, assistito dall'avvocato Andrea Vernazza e i genitori dei due ragazzi, Antonella Zarri e Graziano Scagni, con l'avvocato Morelli. Il giudice potrebbe decidere già oggi il rinvio a giudizio. Il processo potrebbe iniziare a giugno.
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