Federcalcio: "Vogliamo ripartire, la nostra è una strada seria e responsabile"
di Redazione
Le reazioni dopo le parole del ministro dello Sport Spadafora
L'Italia del calcio è sempre più arrabbiata con il ministro Spadafora per il no alla ripresa del campionato. Scrive l'Ansa le dichiarazioni del ds laziale Ighli Tare sul ministro dello Sport: "Ieri gli ho sentito dire che bisogna pensare alla tutela della salute, poi però si fa correre la gente nei parchi, anziché nei centri sportivi con le dovute misure. Non so quale sia il suo scopo, di certo non è aiutare il calcio. La sensazione è che il nostro sport subisca una discriminazione".
Riporta sempre Ansa come sia più cauta, e favorevole alla decisione dell'Esecutivo nazionale, la posizione della Federcalcio, attraverso le parole del presidente Gabriele Gravina: "Abbiamo sempre affermato di voler ripartire quando ci sarebbero state le condizioni, l'orizzonte prospettato dal Governo ci consente di farlo. Siamo convinti della strada che abbiamo intrapreso, perché è seria e responsabile".
Il presidente della Federmedici sportivi, Maurizio Casasco, si è detto "pronto e disponibile" a ogni confronto, mentre Carlo Tranquilli, membro della Commissione medica Figc, ha ribadito come le "decisioni politiche spettino ad altri", perché "a me rimane il compito di dire quali sono i rischi, che ancora esistono. Non mi sembra possibile far riprendere uno sport di contatto come il calcio".
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