Federagenti lancia il decalogo per il rilancio dei porti italiani nel Mediterraneo

di Carlotta Nicoletti

1 min, 16 sec

Il nuovo presidente di Federagenti, Paolo Pessina, propone dieci priorità strategiche per rafforzare il ruolo dell’Italia nei traffici globali

Federagenti lancia il decalogo per il rilancio dei porti italiani nel Mediterraneo


Federagenti, guidata dal neo-presidente Paolo Pessina, presenta un piano d’azione con dieci priorità per modernizzare i porti italiani e potenziare il ruolo strategico del Paese nel Mediterraneo. Collaborazione con le istituzioni e un focus su infrastrutture e normativa saranno cruciali per sfruttare al meglio le opportunità future, come si legge su Ferpress. 

 Pessina sottolinea come il Mediterraneo tornerà centrale nei traffici globali, offrendo all’Italia una posizione privilegiata. “Il Mediterraneo non sarà un mare chiuso, ma occuperà un ruolo determinante per l’Italia,” ha affermato il presidente.

Federagenti propone un decalogo di priorità da sottoporre al governo, focalizzato su infrastrutture portuali, trasporti e normative. Questo documento mira a eliminare inefficienze e a stabilire interventi mirati per ottimizzare le capacità dei porti italiani.

 “Siamo pronti a lavorare con le istituzioni per una corretta analisi costi-benefici,” afferma Pessina, citando il recente esempio del nuovo Codice Doganale, che rischia di spingere traffici verso altri scali comunitari.

 Tra gli obiettivi principali, il contrasto a normative che penalizzano il settore e la semplificazione burocratica. Federagenti punta anche a modernizzare le infrastrutture portuali, cruciali per attrarre e gestire flussi commerciali crescenti.

Pessina invita a ripensare la posizione dell’Italia nel Mediterraneo, senza cedere a “usi e abitudini superati”. “Federagenti è pronta a una grande alleanza per il cambiamento con istituzioni e altre associazioni,” conclude Pessina, confermando il ruolo attivo dell’organizzazione a fianco del governo.