Federagenti festeggia 75 anni: Santi cede la presidenza a Pessina con visione geopolitica e ambizione

di Carlotta Nicoletti

1 min, 24 sec

Il 75° anniversario di Federagenti segna il passaggio di presidenza e rilancia il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo

Federagenti festeggia 75 anni: Santi cede la presidenza a Pessina con visione geopolitica e ambizione

 

Federagenti, l’associazione degli Agenti Marittimi italiani, celebra 75 anni con un’assemblea in cui il presidente uscente Alessandro Santi passa il testimone a Paolo Pessina, riflettendo sulle sfide future per il commercio marittimo e la posizione strategica del Mediterraneo. Si legge su Ferpress. Esperti e studiosi hanno analizzato il peso degli attuali cambiamenti geopolitici sul settore.

Mediterraneo strategico – Durante l’assemblea, Federagenti ha contestato la percezione di marginalizzazione del Mediterraneo, aggravata dalle tensioni nel Mar Rosso e intorno al Canale di Suez. L’appello lanciato alla UE invita l’Europa a rafforzare il proprio ruolo in questa cruciale area di traffico marittimo internazionale, oggi minacciata dagli Houthi yemeniti.

Economia cinese e prudenza – Federagenti suggerisce cautela nell’affrontare la crescita della Cina e la trasformazione dell’Indo-Pacifico, ritenendo che quest’area resterà al centro di conflitti e tensioni per il prossimo futuro. Questo invita l’Italia a consolidare la propria posizione nel Mediterraneo, anche grazie al Piano Mattei, quale ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente.

Green economy in bilico – I delegati hanno espresso preoccupazione per l’approccio “ideologico” di Bruxelles alla transizione ecologica. Secondo Federagenti, una conversione industriale rigorosa rischierebbe di danneggiare l’Europa senza portare significativi benefici ambientali.

Sfide e opportunità – Santi ha sottolineato come il nuovo assetto geopolitico rappresenti una chance per l’Italia e per il Mediterraneo. “L’Italia deve accelerare sugli investimenti e rafforzare le infrastrutture,” ha dichiarato, osservando che la posizione geografica e storica del paese potrebbe portare vantaggi economici e strategici in un’Europa più orientata al Mediterraneo.