Falteri (Federlogistica): “Senza autotrasporto l’Italia si ferma, ma si continua a inseguire il mito ferroviario”
di Carlotta Nicoletti
Solo il 12% delle merci viaggia su rotaia: “Lo shift modale è sopravvalutato, servono interventi urgenti sull’autotrasporto”

Lo spostamento delle merci dalla gomma alla ferrovia è spesso citato come soluzione ideale. Ma per Davide Falteri, presidente di Federlogistica, si tratta di un obiettivo parziale e fuorviante: “Anche con tutte le infrastrutture in costruzione, il traffico merci su ferro aumenterebbe al massimo del 3,5%”.
Shift modale – Falteri smonta l’idea che lo sviluppo ferroviario possa rivoluzionare la logistica italiana: “Il sistema è sbilanciato. Il 12% delle merci viaggia su treno, tutto il resto è affidato all’autotrasporto, a eccezione delle autostrade del mare”.
Criticità – “Non vogliamo fare sindacalismo – precisa Falteri – ma segnalare una fragilità sistemica. L’autotrasporto è oggi economicamente insostenibile: tariffe troppo basse e mancato rispetto delle regole stanno portando al collasso il settore”.
Controlli – Una recente operazione della Polizia stradale in Veneto e Friuli ha evidenziato il problema: su 300 camion fermati, 200 hanno ricevuto sanzioni e tre autisti sono stati arrestati.
Appello – Federlogistica lancia un messaggio chiaro al governo: “Servono interventi concreti per evitare che il comparto si trasformi in un’anomalia strutturale. Il mito dello shift modale rischia di farci perdere di vista la realtà: senza camion, l’Italia si blocca”.
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