Ex Ilva: Mittal vuole concordato, commissario Quaranta chiede insolvenza

di Redazione

1 min, 32 sec

Udienza al Tribunale di Milano. Il giudice deciderà in settimana

Ex Ilva: Mittal vuole concordato, commissario Quaranta chiede insolvenza

Faccia a faccia in udienza stamani a Milano, davanti alla Sezione fallimentare, tra i legali di Invitalia, il socio pubblico, e del Commissario straordinario Giancarlo Quaranta, che chiedono la dichiarazione dello stato di insolvenza dell'ex Ilva per far partire di fatto l'amministrazione straordinaria, e gli avvocati di Arcelor Mittal, ancora socio privato di maggioranza di Acciaierie d'Italia, che chiedono, invece, per l'intero gruppo il cosiddetto concordato "in bianco".

Due richieste alternative, con una che esclude per forza l'altra, e sulle quali dovrà decidere, con un unico provvedimento ed entro la fine della settimana, il presidente della Sezione fallimentare Laura De Simone, che dopo l'udienza si è riservata la decisione. Era presente all'udienza, durata pochi minuti e con depositi di memorie, anche l'ad uscente di Adi spa, Lucia Morselli. Adi, col socio privato Mittal, ha chiesto al giudice uno strumento alternativo con misure di protezione del patrimonio di tutto il gruppo, che comprende Acciaierie d'Italia spa, AdI Energia srl, AdI Servizi Marittimi srl e AdI Tubiforma srl. Misure protettive dall'aggressione dei creditori e richieste con uno strumento come il cosiddetto concordato con riserva. Invitalia e la procedura di amministrazione straordinaria, dall'altro lato, hanno insistito per la richiesta di dichiarazione dello stato di insolvenza di Adi spa. Ora spetterà al giudice decidere.

Per far partire effettivamente la procedura di amministrazione straordinaria, richiesta da Invitalia e che ha avuto l'ok del governo con la nomina di Quaranta, è necessario che il Tribunale fallimentare di Milano dichiari lo stato di insolvenza di Adi spa. Nel frattempo, però, il socio di maggioranza Arcelor Mittal ha messo in campo già nei giorni scorsi la contromossa della istanza di concordato "in bianco" e l'ha estesa a tutto il gruppo ex Ilva. Da qui l'udienza di oggi per discutere le due richieste alternative. La decisione del Tribunale fallimentare, che dovrà sciogliere il nodo, è attesa per i prossimi giorni.