Ex Ilva, il presidente Toti: "L'Italia non rinunci all'acciaio. Ora servono chiarezza e decisione"

di Redazione

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Il numero 1 della Regione Liguria ritiene che debba essere il ministero dello Sviluppo Economico a dover decidere la strategia, ma afferma che Genova è pronta

Ex Ilva, il presidente Toti: "L'Italia non rinunci all'acciaio. Ora servono chiarezza e decisione"

Chiarezza e decisione. Questi i due ingredienti richiesti dal governatore ligure Toti, intervenuto a margine dell'assemblea di Confindustria Genova, per quanto riguarda la questione Ilva su cui per molti anni secondo lui è mancata una strategia.

"Non vi è dubbio che l'Italia non possa rinunciare alla filiera dell'acciaio, da cui ne derivano molte altre, è la seconda potenza manifatturiera in Europa e non può rinunciare a produrlo. E' altrettanto evidente che questo passa da decisioni strategiche della città di Taranto." Queste le dichiarazioni di Toti, che crede che su Ilva la mano pubblica sia indispensabile, ma allo stesso tempo ritiene che un socio industriale sia fondamentale perché, evidentemente, come tutte le imprese anche Ilva necessita di un know how importante.

Il leader di "Cambiamo!" ha aggiunto: "Sarà il ministero dello Sviluppo economico a decidere quale sia la strategia, l'importante è che sia chiaro a tutti che il tempo è poco e bisogna prendere delle decisioni nette. La politica deve tornare a saper scegliere." Toti è ben conscio che l'acciaio, però, si produce con determinate lavorazioni e secondo lui è quindi inutile lavorare con opzioni fantasiose che tengano insieme l'inconciliabile: il presidente della Regione pensa che, se si vuole continuare a mantenere l'acciaio si devono riaccendere gli altiforni, si deve produrre acciaio e lavorare, con Genova che "non aspetta altro".