Ex Ilva, Genova in pressing sul governo, Salis e Bucci chiedono intervento Stato in assenza di investitori privati
di Luca Pandimiglio
Sindaca: "Cosa fa lo Stato se non intervengono investitori privati?". Governatore: "Inaccettabile che l'acciaio chiuda"
Si intensifica il fronte istituzionale a sostegno dei lavoratori dell'ex Ilva di Cornigliano, mentre cresce l’attesa per le decisioni del governo sul futuro del polo siderurgico. Questa mattina la sindaca di Genova, Silvia Salis, ha incontrato nuovamente gli operai in presidio, ribadendo la preoccupazione della città per un piano governativo giudicato insufficiente e privo di garanzie concrete.
"Nel nostro ultimo incontro non ci sono state date risposte: il piano transitorio illustrato dal ministro Urso non offre certezze né ai lavoratori né alla città", ha detto Salis, annunciando un nuovo confronto col ministro nei prossimi giorni. La prima cittadina ha sollevato la questione cruciale dell’intervento pubblico: "L'unica domanda che mi interessa è: che cosa fa lo Stato se non intervengono investitori privati? L'ho chiesto tre volte senza ottenere una risposta chiara. Serve una posizione netta: qui è in gioco lo sviluppo e la sostenibilità sociale di Genova".
Salis ha ricordato che già a settembre si parlava dell'arrivo imminente di investitori interessati al progetto del forno elettrico, ma che quelle ipotesi non si sono concretizzate. "Difenderò i lavoratori fino in fondo. Questa amministrazione è al loro fianco e non farò sconti a nessuno", ha concluso.
Al presidio si è recato anche il governatore ligure Marco Bucci, che ha rinnovato il proprio sostegno ai dipendenti portando panettoni e dolci natalizi. Bucci ha ribadito l’obiettivo produttivo fissato per il sito genovese: "Dobbiamo avere 200 mila tonnellate di zincato. Questo traguardo vale fino al 28 febbraio, quando si chiude la gara".
Il presidente della Regione ha chiarito che la partita si giocherà tutta lì: "O entro quella data emerge un compratore, oppure il governo dovrà intervenire con un contributo statale o valutare una parziale statalizzazione. È inaccettabile che l'acciaio chiuda e che non venga prodotto dai nostri stabilimenti".
Bucci ha inoltre confermato un incontro programmato a Roma per venerdì mattina con il ministro Urso, occasione nella quale la Regione tornerà a chiedere garanzie sulla continuità produttiva e occupazionale: "Andremo a negoziare per questo obiettivo. Nel frattempo so che ci sono disagi per la città, ma i lavoratori hanno il diritto di manifestare".
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