Europa verso la transizione energetica: meno consumi domestici, stabili le rinnovabili
di Stefano Rissetto
Nel 2023, per il secondo anno di fila, le famiglie europee hanno ridotto il loro consumo energetico rispetto all’anno precedente

Nel 2023, per il secondo anno di fila, le famiglie europee hanno ridotto il loro consumo energetico rispetto all’anno precedente. Lo ha annunciato la Commissione Europea tramite una nota ufficiale. Un cambiamento che potrebbe apparire incoraggiante, ma che si scontra con una tendenza opposta registrata di recente: nei primi mesi del 2025, infatti, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha subito una flessione. Cosa significano questi segnali contrastanti per il percorso energetico dell’Unione Europea? I cittadini consumano meno: un cambiamento nelle abitudini.
I numeri forniti dalla Commissione mostrano che nel 2023 il consumo energetico domestico nei Paesi UE è sceso a 9,6 milioni di terajoule, registrando una diminuzione del 5,6% rispetto ai 10,1 milioni del 2022. Una tendenza al ribasso già avviata nel 2022, dopo il record di 11 milioni di terajoule raggiunto nel 2021. Questa riduzione suggerisce una crescente attenzione da parte delle famiglie al risparmio energetico, probabilmente legata a una maggiore consapevolezza ambientale e all’aumento dei costi dell’energia.
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