Energia: segnali di rilancio nel commercio al dettaglio, nel 2025 crescono volumi e solidità finanziaria
di steris
Dal punto di vista della rischiosità finanziaria, i dati tra aprile 2024 e aprile 2025 sono incoraggianti

Dopo un periodo difficile per il comparto della vendita di energia elettrica e gas, il mercato italiano mostra finalmente una dinamica positiva, segnata da una graduale ripresa che si sta consolidando. Secondo un’indagine realizzata da Cerved Rating Agency, il 2024 ha rappresentato un anno di transizione, con una leggera ripresa dei consumi grazie al ritorno alla normalità sui mercati e a un rilancio dell’attività commerciale. Le previsioni per il 2025 appaiono ancora più ottimistiche, con una crescita attesa nei volumi di vendita, spinta anche da una maggiore presenza nel segmento industriale, storicamente caratterizzato da un’elevata intensità energetica.
Lo studio “Evoluzione della rischiosità del settore Energy. Focus sul mercato della vendita di energia elettrica e gas” analizza un campione rappresentativo di operatori del settore che copre quasi la metà dei volumi di elettricità e oltre il 40% di quelli del gas distribuiti nel 2023, escludendo i dieci principali player. Dalla ricerca emerge un quadro rassicurante: la struttura finanziaria delle imprese mostra segnali di rafforzamento, con un netto miglioramento del merito creditizio e un calo del rischio di insolvenza.
“Nonostante le turbolenze recenti, il comparto ha dimostrato una buona capacità di adattamento e resilienza”, afferma Fabrizio Negri, amministratore delegato di Cerved Rating Agency. I margini operativi, già in crescita tra il 2023 e il 2024, dovrebbero mantenersi elevati anche nel corso del 2025, pur con una possibile leggera flessione. Questo è indice di un settore che sta ritrovando un nuovo equilibrio dopo la forte instabilità scatenata dalla crisi energetica del 2022.
Dal punto di vista della rischiosità finanziaria, i dati tra aprile 2024 e aprile 2025 sono incoraggianti: metà delle aziende analizzate ha visto confermare il proprio rating, mentre l’altra metà ha registrato un miglioramento. Un chiaro segnale che il comparto retail dell’energia sta uscendo da una fase turbolenta con fondamentali più solidi e una prospettiva di crescita più stabile.
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