Emilia-Romagna, strategia green sui rifiuti tessili: riutilizzo e raccolta differenziata al centro
di Sagal
La regione punta al 52% di riciclo tessile entro il 2027 con il Piano regionale di gestione rifiuti
L'Emilia-Romagna accelera sulla sostenibilità dei rifiuti tessili, promuovendo il riutilizzo dei capi e potenziando la rete dei centri del riuso regionali. Nel 2023, grazie alla raccolta differenziata, la regione ha raggiunto un tasso di riciclo del 16%, ma punta a risultati più ambiziosi con il Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate (Prrb) 2022-2027.
Piano regionale - Il traguardo fissato dall'Emilia-Romagna è di arrivare al 52% di riciclo tessile entro il 2027. Questo obiettivo si inserisce in un contesto europeo che obbliga gli Stati membri a garantire, entro il 1° gennaio 2025, la raccolta differenziata dei tessili per riutilizzo e riciclo.
Impatto ambientale - Solo l’1% dei tessuti raccolti viene riciclato in nuovi vestiti, mentre enormi quantità finiscono in discarica o negli inceneritori. Ogni secondo, l’equivalente di un camion della spazzatura carico di vestiti viene smaltito. Nell'Unione Europea, i tessuti rappresentano circa il 5% dell’impatto ambientale complessivo, con 12 milioni di tonnellate di tessuti immesse sul mercato ogni anno, di cui 8 milioni finiscono tra i rifiuti.
Criticità globali - Fino al 9% dei tessuti scartati non viene mai indossato prima dello smaltimento. Questo dato sottolinea un problema strutturale, come evidenziato dalla Direzione generale Ambiente della Regione Emilia-Romagna: “Si comprano sempre più capi di abbigliamento, ma il tempo medio di utilizzo si è ridotto. Il consumo eccessivo di prodotti tessili, con una connotazione sempre più usa e getta, è un problema ambientale”.
Centri del riuso - Per contrastare questa tendenza, la regione punta sui centri del riuso, incentivando il riutilizzo dei capi e sensibilizzando i cittadini. Questa iniziativa mira a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere una cultura del consumo responsabile.
Direttive europee - L’Emilia-Romagna si colloca in linea con le direttive comunitarie, rappresentando un esempio virtuoso a livello nazionale. Il riciclo tessile è centrale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità europei e contrastare l'inquinamento legato all'industria della moda, una delle più impattanti sul pianeta.
Prospettive future - Il Piano regionale prevede, oltre al riciclo, iniziative educative per promuovere pratiche sostenibili tra i consumatori e collaborazioni con le aziende per una produzione più responsabile. I risultati attesi al 2027 potrebbero rappresentare un modello replicabile per altre regioni.
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