Elezioni: piazze 'separate' del centrosinistra, critiche da Massardo (Genova Unita) e Brusoni (Lega)
di R.P.
Il capolista di Genova Unita: "Dietro la Salis una coalizione lacerata, dove pesano vecchie rivalità e logiche di partito"

Le modalità della chiusura di campagna elettorale della coalizione di centrosinistra che sostiene Silvia Salis ha aperto la strada a critiche trasversali.
Aristide Fausto Massardo, capolista di Genova Unita, parla apertamente di “una chiusura in solitaria che dà adito a parecchie domande”. Massardo mette in discussione la natura stessa della candidatura di Salis, definendola “calata dall’alto” e frutto di una “costruzione romana”, piuttosto che di una reale partecipazione cittadina. A suo avviso, l’assenza dei principali leader dei partiti durante la chiusura della campagna sarebbe il sintomo di “una coalizione lacerata, dove pesano vecchie rivalità e logiche di partito”.
“Non si può costruire un’alternativa al centrodestra riproponendo le stesse formule fallimentari: ammucchiate elettorali, alleanze incoerenti, compromessi al ribasso”, ha affermato Massardo, che rivendica per Genova Unita un modello di sinistra “trasparente, appassionata e davvero vicina ai cittadini”.
Sulla stessa linea critica, ma da sponda opposta, arriva l’affondo dell’assessore comunale Marta Brusoni (Lega), che ironizza sulla mancata partecipazione unitaria dei leader nazionali alla chiusura della campagna Salis: “Renzi, Calenda e Conte? Nemmeno un palco riescono a condividere. Se non riescono a stare insieme per un comizio, figuriamoci per governare una città complessa come Genova”.
Brusoni contrappone al caos del centrosinistra l’immagine di un centrodestra “compatto e coeso” a sostegno del candidato Pietro Piciocchi, sottolineando l’esperienza di governo come prova della capacità di “amministrare con competenza e responsabilità”.
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